Caduta pesantemente al Benedetti nel big match con l'Akronos Moncalieri, la Delser Crich Lbs Udine oggi, alle 20.30 (arbitri i milanesi Claudio Berlangieri di Trezzano sul Naviglio e Fulvio Di Pilato di Paderno Dugnano), cerca di rialzarsi a Torre Boldone (Bergamo) in casa dell'Edelweiss Albino. La squadra di coach Alberto Matassini, anche se è in testa al girone Nord di serie A2 femminile assieme a Crema rispetto a cui però ha disputato due partite in più, se vuole difendere l'ottimo secondo posto dal ritorno delle piemontesi da cui è stata battuta a domicilio sabato scorso deve vincere non solo l'odierna ultima di ritorno, ma anche i successivi recuperi di sabato 17 aprile con Carugate al palasport di via Marangoni e una settimana dopo il 24 a Ponzano Veneto. Capitan Eva Da Pozzo e compagne a tre giornate da fine stagione regolare hanno 36 punti in classifica e sono qualificate per i play-off promozione con largo anticipo. Hanno quattro lunghezze di vantaggio su Moncalieri terza, che però ha tre gare in più delle friulane da giocare: sei in tutto, il doppio. Un paio non sono semplici a cominciare dalla sfida di cartello di domani, alle 18, quando ospiterà la capolista Parking Graf Crema, che in settimana ha rinnovato con la lunga Alice Nori, la quale in asse con la play Giulia Gatti ha firmato la quarta coppa Italia di fila per le cremasche strappandola in finale alla Delser brillante debuttante. Ostico sarà anche il recupero di mercoledì 14 aprile a Tortona nel derby piemontese con l'Autosped Castelnuovo Scrivia, quarta forza del girone. Insidiosa sarà infine per le dirette rivali della Lbs nella corsa al secondo posto anche la trasferta del 24 aprile a Milano contro Il Ponte casa d'aste, Sanga in cui peraltro l'ex azzurra Chiara Pastore, presentata l'8 marzo scorso, ha annunciato che non giocherà il finale di stagione. Di minor conto gli impegni del 17 aprile con Ponzano, del 21 a Mantova e con il Bc Bolzano ancora da calendarizzare. A Moncalieri per togliere il meritato secondo posto alla Delser servirà vincere due volte più delle udinesi, perché a parità di classifica godrebbe del vantaggio della differenza canestri volta dalla propria parte grazie al +16 (55-71) di sabato al Benedetti a fronte del -14 (52-66) patito all'andata. 

In casa Akronos si fa tutto per il meglio come dimostra il fatto che, infortunatasi seriamente a un ginocchio sabato l'ala-pivot Ilenia Cordola peraltro rimpiazzata alla grande dall'ala di colore Lydie Kintala Katshitshi, la società è sùbito corsa ai ripari ingaggiando la straniera che finora non aveva, cioè  la croata Katarina Trehub, centro proveniente da San Giovanni Valdarno del girone Sud che ha portato a qualificarsi per la coppa Italia. La Libertas Basket school del presidente Leonardo De Biase, che ha richiamato tutti a rivedere attacco e difesa dopo la prova contro Moncalieri, gara su cui forse ha avuto un impatto emotivo il grave infortunio a Cordola perché fin lì Udine comandava 19-15 dopo avere chiuso avanti il primo quarto per 15-10,  persegue una linea di valorizzazione di giocatrici del territorio e della linea verde. Fin qui è del tutto positivo il bilancio della stagione pur se la squadra allenata da Matassini, che ormai non è più una sorpresa per le avversarie di turno, sta cominciando a denunciare qualche impaccio di troppo sotto canestro specie quando sono francobollate sul perimetro le due terminali principali, che sono la play-guardia Antonia Peresson e l'ala nazionale slovena Tina Cvijanovic. Da Pozzo e compagne per prime, che forse stanno anche pagando un po' lo sforzo profuso in tre gare in tre giorni giocate a inizio marzo in Coppa a Brescia, vorranno di certo rialzare la testa e riproporsi all'attenzione generale superando nei tre turni che mancano alla fine della stagione regolare quegli esami di maturità in casa Albino, con Carugate e a Ponzano che porterebbero comunque a pieni voti alla tesi di laurea da discutere poi nei play-off.

Oggi a Torre Boldone affrontano una Edelweiss reduce da due successi vitali in chiave salvezza su Ponzano e Mantova, contro cui ha debuttato segnando 8 punti e prendendo 5 rimbalzi l'italo-tedesca del 1996 Julia Weronica Tyszkiewicz. La “Playing for Bergamo” di coach Monica Stazzonelli cova residue speranze di evitare le forche caudine dei play-out per scansare la retrocessione. All'andata il confronto finì 66-54 (19-19, 40-30, 54-41) per la Delser, che prese il volo dopo un primo quarto in parità grazie a 22 punti di Peresson, un terzo di quelli della squadra in cui peraltro andarono a segno nove delle altre dieci “delserine” schierate da coach Matassini. Si fa interprete dello spirito di gruppo e della voglia di rifarsi l'ala-pivot del 2003 Eva Lizzi: “Di sicuro la sconfitta subita con Moncalieri, peraltro in casa, non ci ha fatto piacere. Sappiamo di poter fare meglio, lo abbiamo dimostrato nel corso del campionato. Partendo da questa consapevolezza abbiamo ripreso a lavorare, unite, con lo scopo di risollevarci. La settimana in palestra, di conseguenza, è stata intensa al pari delle precedenti. Stiamo lavorando al massimo per ritrovare i nostri ritmi di gioco”.          

Sezione: Basket / Data: Sab 10 aprile 2021 alle 12:35
Autore: Valerio Morelli
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