Conferenza stampa questa mattina per il Presidente dell’Apu Old Wild West Udine Alessandro Pedone per fare il punto della situazione in casa bianconera. Questo quanto riportato dal sito ufficiale della società. Si parte iniziando con l'inizio del percorso nel 2020.
"La società è ripartita da lì con un nuovo CdA, un nuovo staff tecnico e un’organizzazione ex novo montata nell’estate 2020, che ci ha dato negli ultimi due anni grandi soddisfazioni (4 finali, 1 finale femminile). Nel giugno del 2020 era grande crisi e non si sapeva nemmeno se si sarebbe andati avanti. Oggi siamo una delle squadre più blasonate della categoria. Dispiace per la finale persa, ma abbiamo vinto l’unico trofeo in bacheca. Ho sentito la necessità di chiarire un bilancio del primo quadrimestre e una proiezione su dove vogliamo andare e in quanto tempo lo dobbiamo fare, anche per sgomberare il campo da opinioni. Ho preferito un buon silenzio nell’ultimo mese per lasciare parlare il campo, ora è tempo di fare chiarezza".
Arriviamo alla stagione 2022-2023: la società ha compiuto investimenti importanti non solo per quanto riguarda la Prima squadra, ma anche per il Settore giovanile.
"È fondamentale per una squadra che vuole stare stabilmente in A2 o A1 avere un vivaio sul quale costruire le fondamenta solide del proprio progetto. Oggi noi abbiamo 15 squadre satellite nell’Apu Young Stars, l’Under15 è prima in classifica a punteggio pieno, l’Under17 è terza, l’Under19 è decima, ma ha vinto con Treviso, Petrarca e Trieste. Antonio Pampani è stato un investimento significativo per il suo passato all’Olimpia Milano e alla Fortitudo Bologna: un importante punto di partenza per rifondare la pallacanestro giovanile udinese".
Grandi soddisfazioni arrivano anche dal fronte Women Apu: la formazione di Massimo Riga è seconda nel Girone Nord di Serie A2 dopo 15 giornate di regular season con 13 vittorie all’attivo e la qualificazione alla Coppa Italia 2023.
Quando abbiamo annunciato la partenza del sodalizio con le Women ho ricevuto una telefonata dal Presidente Petrucci che si complimentava perché Udine era una delle poche piazze a fare questo. Vincono, convincono e auguro loro ogni bene. Mi auguro che continui questa compresenza sul territorio: il femminile è una cosa in cui crediamo, perché una parte del pubblico segue anche le nostre ragazze, che tra l’altro giocano una bella pallacanestro.
Focalizzandosi sull’Apu Old Wild West Udine, il campionato 2022-2023 si sta confermando molto livellato sia per quanto riguarda il Girone Rosso che il Girone Verde, vincere non è scontato per nessuno…
"Apro una parentesi: è da inizio campionato che la stampa locale e gli avversari partono con la presentazione di Udine come corazzata che è obbligata a vincere. Abbiamo centrato 4 finali in due anni, chiunque faccia sport sa benissimo quanto sia difficile ripetere risultati simili. Vorrei che tutti capissero che quando veniamo presentati così è un gioco pre-tattico per renderci il pallone più pesante durante la partita: lo abbiamo visto due anni fa in semifinale con Scafati dove eravamo più leggeri e siamo arrivati in finale. Non ho mai visto chi si iscrive a un campionato dichiarando di voler perdere. Premesso che quest’estate non c’è mai stata dichiarazione di essere la squadra “ammazza-campionato”, non ci si può nascondere dai ranking di pre-stagione. L’obiettivo nostro, come di tutte le altre squadre, è di andare più avanti possibile. Da qui ad avere il peso, la disperazione, è diverso. La pressione è un privilegio: lo dice Novak Djokovic ogni mese. Soprattutto chi ci vuole bene, i nostri tifosi, gli sponsor e la stampa, sa che siamo una squadra fatta da forti elementi, l’obiettivo è vincere più partite possibile ma non ci sono croci da portare".
Parlando, invece, della panchina, Carlo Finetti è una sorpresa per alcuni, ma per chi segue quotidianamente il lavoro sul campo si tratta di una certezza. Il giovane allenatore ha già centrato 3 successi su 4 gare dirette da capo allenatore…
"Vorrei citare alcuni dati: Sergio Scariolo (Bologna e Nazionale spagnola) vince Serie A a 28 anni con Pesaro; Ettore Messina (Olimpia Milano) ha debuttato a 30 anni con la Virtus Bologna; Demis Cavina (Vanoli Cremona) è stato il più giovane a guidare una squadra da Serie A, a Roseto (26 anni). Carlo ha 27 anni, a 17 anni già allenava ed era nel giro della stella azzurra. Carlo allena questa squadra da 3 anni. La mia è stata una scelta di continuità, fondata sul rispetto che ho per la persona, perché lui vive per la pallacanestro, è un “toscanaccio” tosto, ha la giusta grinta e voglia; alcuni senatori della squadra possono anche aiutarlo, perché Carlo è perfettamente integrato nell’amalgama".
Attualmente la squadra non sta esprimendo un bel gioco, tuttavia ha conquistato 3 vittorie nelle ultime 4 gare disputate
"Forse siamo abituati troppo bene rispetto al bel gioco dell’anno scorso. Oggi, in questo momento, non chiedo un bel gioco, chiedo un gioco efficace: mi interessano i 2 punti. La squadra è in riassestamento, stiamo cambiando tipo di gioco. Di questo devo ringraziare coach Finetti: le gerarchie sono finalmente definite, i cambi sono molto chiari, i minutaggi sono definiti. In questo momento più che bellezza chiediamo efficacia, premesso che la partita di domenica, funambolica, è stata comunque divertente in termini di pathos".
L’inizio del nuovo anno è stato caratterizzato da importanti novità: Finetti promosso a Head Coach, l’arrivo di Alessandro Gentile e Diego Monaldi. Adesso ci si domanda: quali sono gli obiettivi della società?
"Il nostro obiettivo oggi è allenarsi e crescere sempre in termini di qualità del gioco, quindi stiamo lavorando tanto in palestra per migliorare giorno dopo giorno e per farci trovare pronti nella data giusta. Per quanto riguarda Monaldi, era il nostro primo obiettivo anche l’anno scorso, poi deviai su Cappelletti. Diego è un grandissimo play, avevamo bisogno di energia e di fosforo, ne porterà molto. Gentile è l’incarnazione del giocatore “fuori categoria”: è al 50/60%, ma quando vuole è immarcabile, è stato un mio regalo al nostro pubblico, perché il pubblico lo merita e stiamo vedendo dei bellissimi frame di pallacanestro e speriamo presto di vedere l’intero film. Mi avevano detto che non era come lo definivano gli haters, è un professionista serio, con un carattere solido, che ha capito cosa venire a fare a Udine, un ragazzo veramente a modo che si è perfettamente integrato con città e squadra".
Una delle componenti più preziose dell’Apu Old Wild West Udine è il pubblico: anche domenica, in occasione della sfida con Rimini, erano 3.400 i supporters bianconeri.
"Vi leggo alcuni dati ufficiali riguardanti la capienza: 3mila spettatori di media. Siamo il primo pubblico italiano per percentuale, secondo per numero dietro alla Fortitudo Bologna, nostra prossima avversaria. Grazie! Non posso che avere un forte senso di responsabilità per la nostra gente che ci copre d’affetto. Non possiamo non renderci conto che stiamo scrivendo una pagina importantissima di socialità, dello stare assieme: è bellissimo vedere i bambini girare per il palazzetto. Per il nostro territorio siamo diventati un punto di riferimento, per cui la domenica una famiglia sa che passerà due ore bellissime al PalaCarnera".
Sul fronte mercato, la società non ha mai esitato a prendere decisioni anche “forti”. Ci sono margini per nuove operazioni?
"Abbiamo cambiato guida tecnica, modo di giocare, e due giocatori. Le regole prevedono massimo tre uscite e tre entrate. Ci manca un movimento. Dobbiamo stare calmi, pensare al risultato, piano piano la qualità emerge, cerchiamo di qualificarci meglio possibile nella griglia playoffs. Il mercato che può essere appetibile per noi apre più o meno a marzo, dobbiamo attendere portando a casa più punti possibili. Se in quel momento non abbiamo più problemi, non serve il mercato. Ora siamo ancora in evoluzione dunque parlare di mercato ora è follia. Abbiamo 11 giocatori fenomenali, è da far correre la Ferrari che abbiamo, cerchiamo di far correre tutti i cavalli che abbiamo".
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