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Marco Silva è il nuovo tecnico del Watford

di Davide Marchiol
Marco Silva

Mazzarri doveva essere il fautore di un ciclo al Watford. La società e il tecnico si erano trovate così d'accordo all'inizio della passata stagione, che l'ex tecnico dell'Inter, per la prima volta nella sua carriera, ha firmato un triennale e non un contratto di un anno solo come suo solito. Partenza ottima, poi un calo, che ha ricalcato esattamente l'andamento dell'annata che vedeva in panchina Sanchez Flores. A fine stagione le cose iniziano a scricchiolare e molto. I media d'oltremanica sono convinti che Mazzarri non abbia mai imparato l'inglese e che i giocatori abbiano minacciato addirittura l'ammutinamento in caso di permanenza del tecnico italiano. Da qui la decisione di Gino Pozzo di sollevare il mister dall'incarico, cambiando così il terzo allenatore al terzo anno di Premier League. Tranne qualche piccolo rumor su Ranieri, le voci puntano tutte in una sola direzione, ovvero quella di Marco Silva, che alla fine ieri è diventato effettivamente il nuovo tecnico del Watford.

L'ennesimo allenatore non inglese dunque, ma stavolta il tecnico ha già qualche esperienza in Premier League. Infatti Marco Silva, a gennaio, era stato chiamato dall'Hull City, il quale, dopo un mercato travagliato, era partito forte, per poi mostrare le sue vere qualità, finendo in fondo alla classifica. Con il mister portoghese i Tigers hanno avuto una piccola svolta, sfiorando una salvezza che sembrava impossibile a metà campionato. Ora Silva ha il compito di amalgamare una rosa che per l'ennesima volta ha vissuto nell'instabilità. cambiando spesso modulo ed interpreti. Vedremo cosa chiederà nel mercato estivo, ma gli Hornets possono già vantare più di qualche giocatore di spessore in rosa (Capouè e l'ex Udinese Pereyra per citarne due). Dunque lui dovrà riuscire dove gli altri hanno fallito, creando finalmente un gruppo, perchè Gino Pozzo per il suo Watford vuole che alla lunga si vada oltre alla semplice salvezza.

Chi è. Marco Silva nasce il 12 luglio 1977. La sua carriera da allenatore parte nella stagione 2011/2012, subito dopo il suo ritiro, e incomincia dove aveva lasciato, ovvero all'Estoril. Qui compie un vero e proprio miracolo sportivo, guadagnando subito la promozione in Primeira Liga. Dopodichè non solo ottiene la salvezza, ma arriva quinto, portando la sua neopromossa in Europa League. Nella sua ultima stagione arriva fino ai gironi in coppa e riesce persino a migliorare il piazzamento finale, con un quarto posto che attira definitivamente gli occhi delle big su questo allenatore così giovane. Nella stagione 2014/2015 allena lo Sporting Lisbona, squadra che ai tifosi friulani richiama tante belle emozioni. Ottiene un terzo posto e vince la coppa di lega, ma viene allontanato dopo alcune incomprensioni con la società. Passa quindi all'Olympiakos, dove vince lo scudetto, arriva ai sedicesimi della ex Coppa Uefa e perde la finale della coppa di Grecia. A impressionare è il filone di ben 17 vittorie consecutive, seguito a fine stagione da un altro ciclo di 8 successi di fila. A fine anno però, a sorpresa, si dimette per ragioni personali. Dopo sei mesi di inattività, firma un contratto con l'Hull City, ultimo in Premier League e che con il portoghese riesce addirittura a rientrare nella lotta per non retrocedere, rimanendo dietro allo Swansea quart'ultimo per il rotto della cuffia. In patria, visti i successi ottenuti in poco tempo, è considerato il nuovo Josè Mourinho. Ora gli spetta un altro compito difficile: prendere una squadra fatta di tanti buoni giocatori e usare il suo 4-4-2/4-2-3-1 per renderlo finalmente un gruppo solido, che non si fermi ai primi risultati positivi e che crei un ciclo.


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