Il fatturato del Watford fa sorridere i Pozzo: ricavi quintuplicati
Fonte: calcioefinanza.it
La promozione in Premier League fa sorridere i Pozzo per la gestione economica del Watford. Il bilancio al 30 giugno 2016 del club londinese ha chiuso in leggero utile, con fatturato schizzato verso l’alto.
Nella stagione 2014/15, quella della promozione in Premier, il club di proprietà della famiglia Pozzo ha avuto ricavi per 18,3 milioni di sterline: nella scorsa annata, coincisa con la prima in massima serie, il fatturato si è assestato a quota 94,4 milioni di euro. Ricavi complessivi poco più che quintuplicati quindi, con un aumento in percentuale del 415%. Merito, soprattutto, dei diritti tv della Premier.
I ricavi da media, infatti, sono cresciuti di 75 milioni di sterline (di cui 73,5 legati alla Premier League e 1,1 dai progressi in FA Cup), passando dai 4,6 milioni del 2015 ai 79,6 del 2016. In sostanza, i soli diritti tv del Watford sono valsi quasi il doppio del fatturato netto (ovverosia senza considerare le plusvalenze) dell’Udinese, l’altra squadra di proprietà dei Pozzo, nella stagione 2014/15.
A fare da contraltare all’aumento dei ricavi da diritti tv c’è la riduzione dei ricavi commerciali, passati da 8 a 2,5 milioni di sterline per l’assenza di una sponsorizzazioe che nel 2014/15 è valsa 5,3 milioni. In aumento invece i ricavi da matchday (da 5,1 a 8,4 milioni di sterline), grazie alla crescita dei ricavi da abbonamenti e biglietti (+1,7 milioni). Tra gli altri ricavi, l’aumento è dovuto agli incassi dai prestiti per complessivi 3,8 milioni.
La promozione in Premier League ha avuto ovviamente anche un impatto sui costi, in maggior parte per quanto riguarda gli stipendi. I salari sono quasi triplicati, passanto da 20,6 a 57,9 milioni di sterline: di questi, i costi legati agli stipendi dei giocatori sono passati da 15,7 a 50,2 milioni di sterline.
Investimenti importanti della società anche sul mercato: per quanto riguarda gli acquisti sono stati spesi 64,4 milioni di sterline, che hanno avuto un impatto maggiore per ammortamenti di circa 12,5 milioni di sterline.
Complessivamente, i costi hanno toccato quota 94,9 milioni di sterline, con un risultato operativo in negativo per 445mila sterline, contro il -11,7 del 2015. A portare verso l’utile il risultato sono state le plusvalenze, che hanno toccato i 5,6 milioni (7,2 nel 2015). Il risultato netto è stato positivo quindi per 3,6 milioni di sterline, in deciso miglioramento rispetto al -4,7 milioni della passata stagione.
Per la società, la permanenza in Premier League si è rivelata fondamentale: l’entrata in vigore del nuovo accordo per i diritti tv, infantti, permetterà di alzare notevolmente il fatturato.