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Deeney, dalla prigione al gol

di Daniele Meneghel

Lo scorso 11 agosto Zola ed il suo Watford iniziavano la loro stagione sconfiggendo per 1-0 il Wycombe in League Cup. Nello stesso periodo il centravanti della squadra Troy Deeney era rinchiuso dietro le sbarre di Winson Green. Arrestato per rissa dopo aver rotto la mascella ad uno studente universitario in un pub di Birmingham. Dieci mesi è la sentenza del giudice, poi ridotti per buona condotta. A settembre però Troy torna ad essere un uomo libero, ed il Watford decide di dargli una possibilità, ovvero 25 giorni di allenamento con i compagni per dimostrare di poter stare nel gruppo, poi si decide: in squadra o fuori squadra. Com'è andata a finire? Bè, se avete seguito un po' le vicende della squadra inglese dei Pozzo lo saprete già: oggi, meno di un anno dopo, Deeney ha sfiorato la Premier League, portando il Watford alla finale play-off con i suoi 20 gol.

Una bella favola dunque. Troy tuttavia non vuole parlare molto del passato, perchè è focalizzato sul futuro, come ha rivelato a TeamTalk.com. Ecco le sue parole evidenziate da TuttoUdinese.it: 

Finire la stagione con 20 reti all'attivo, giocando il miglior calcio della mia carriera, è un risultato enorme. E la scorsa estate non ho potuto nemmeno fare la preparazione. Quest' anno, dopo aver segnato 20 gol, avrò sempre più attenzioni addosso da parte degli avversari. Dovrò migliorare molto, perchè ormai se i difensori dell'altra squadra riescono a non subire gol da me si ritengono soddisfatti. L'asticella si è alzata, ma io stesso mi sono posto l'obiettivo di arrivare ad uno standard molto elevato, perchè non voglio che questa splendida stagione rimanga un episodio isolato nella mia carriera”.


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