.

CDA Talmassons FVG, Feruglio: “Possiamo migliorare nella gestione dei momenti difficili, l’atmosfera nello spogliatoio è fantastica”

di Alessio Galetti

Nonostante il ko nell’ultima gara contro Imola, la CDA Talmassons FVG è stata protagonista di un ottimo inizio di stagione, ma sarà importante avere continuità per riuscire a essere stabilmente nelle zone alte di classifica. Rebecca Feruglio, palleggiatrice classe 2006 all'ennesima annata con la maglia delle Pink Panthers, si è raccontata ai microfoni della società friulana.

Rebecca, siamo entrati nel pieno della stagione: come valuti finora il percorso della squadra e il tuo personale rendimento?

“Nel complesso il nostro percorso è sicuramente positivo. Sapevamo che il campionato sarebbe stato molto competitivo e che avremmo dovuto affrontare partite difficili, mettendo sempre la massima determinazione e concentrazione. Dall’ultima partita non è arrivato il risultato che volevamo, ma ci è servita per crescere e ritrovare la giusta mentalità. Personalmente sto cercando di dare in ogni modo possibile il mio contributo, soprattutto durante gli allenamenti, per mantenere un livello sempre alto da portare poi in partita”.

Qual è l’aspetto del vostro gioco che senti più migliorato nelle ultime settimane e su cosa invece dovete ancora crescere?

“In queste settimane penso che siamo cresciute molto in ricezione, uno dei punti chiave del nostro gioco che ci permette di sfruttare al meglio le combinazioni d’attacco. Dove possiamo ancora migliorare è nella continuità e nella gestione dei momenti difficili: abbiamo grandi potenzialità, ma dobbiamo riuscire a mantenerle per tutto l’arco della partita ed essere sempre lucide”.

Come descriveresti l’atmosfera nello spogliatoio e il rapporto con le tue compagne?

“L’atmosfera nello spogliatoio è fantastica. Siamo un gruppo molto unito, dentro e fuori dal campo. Ci troviamo davvero bene e questo credo sia uno dei nostri maggiori punti di forza”.

Quanto conta per te giocare “in casa”, davanti ai tifosi friulani, essendo anche tu una giocatrice del territorio?

“Poter giocare di fronte ai tifosi friulani è sempre un’emozione speciale. Giocare “in casa” ti dà qualcosa in più, e sono molto orgogliosa di rappresentare il Friuli e di poter contribuire, anche nel mio piccolo, ai successi di una squadra che punta in alto”.

Che obiettivi ti sei posta per questa stagione?

“Il mio obiettivo principale è sicuramente quello di crescere, sia sotto l’aspetto tecnico che sotto quello mentale, per diventare una giocatrice sempre più completa e farmi trovare pronta ogni volta che la squadra ha bisogno di me”.

Come ti piace trascorrere il tempo libero lontano dagli allenamenti e dalle partite?

“Quando abbiamo un po’ di tempo libero torno spesso a casa per passare del tempo con la mia famiglia e i miei amici. Mi piace anche leggere, cucinare e fare piccole gite fuori porta”.

Sei più da serie TV, libri o musica? Cosa non manca mai nella tua playlist prima di una gara?

“Direi un po’ di tutto! Ascolto molta musica, ho sempre un libro sul comodino e con la mia coinquilina, Islam, una serie TV da guardare la sera dopo gli allenamenti non manca mai. Prima delle partite ascolto sempre un po’ di rap, sia americano che italiano: mi dà la giusta carica”.

Hai un rito o una piccola scaramanzia pre-partita?

“Non sono molto scaramantica, ma mi piace seguire sempre la stessa routine per prepararmi prima delle gare: è un modo per entrare nel giusto stato mentale”.

Cosa ti piace di più dell’ambiente che circonda la CDA?

“Penso che il Friuli sia un territorio davvero bellissimo. A Lignano Sabbiadoro stiamo molto bene: è tranquillo, accogliente e abbiamo il mare, che personalmente adoro”.

Qual è il piatto friulano che ami di più? E quello che cucini meglio?

“Senza dubbio il frico con la polenta! In cucina mi piace sperimentare e sono particolarmente brava con i dolci: il mio cavallo di battaglia è la cheesecake, ma amo preparare anche torte di ogni tipo”.

Se non fossi una pallavolista, che percorso pensi avresti scelto?

“Se non avessi intrapreso questa strada sportiva, credo che mi sarebbe piaciuto studiare archeologia. È un mondo che mi ha sempre affascinata”.

C’è un sogno nel cassetto — sportivo o personale — che speri di realizzare nei prossimi anni?

“Ne ho tanti, sia sportivi che personali! A livello di volley voglio continuare a crescere e arrivare a giocare al massimo livello possibile. A livello personale, sogno di viaggiare tanto e visitare le tante mete che ho nella mia lista”.

Chi è la prima persona a cui pensi dopo una bella vittoria?

“Senza dubbio i miei genitori. Sono sempre presenti alle partite in casa e mi sostengono da quando ho iniziato a giocare, da bambina. A loro devo davvero molto”.

Se dovessi descrivere la CDA con una parola, quale sarebbe e perché?

“Direi casa. Sono a Talmassons da quando avevo 12 anni e questa società è per me come una seconda famiglia. Qui ho avuto l’opportunità di crescere, migliorare e realizzare alcuni dei sogni che avevo nel cassetto”.


Altre notizie