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Svizzera-Italia, Sommer: "Servirà una grande prestazione difensiva"

di Andrea Bigetti

Ad accompagnare  in conferenza stampa il ct elvetico Murat Yakin è stato Yann Sommer. L'attuale portiere dell'Inter ha ostacolato la qualificazione ai mondiali dell'Italia, e per la partita di domani vorrà replicare quanto di buono fatto vedere durante la fase a gironi. Per il numero 1 svizzero gli azzurri restano favoriti per il passaggio del turno, ma di certo gli elvetici venderanno cara la pelle. Di seguito la conferenza stampa completa di Sommer:

Vorresti incontrare nuovamente Jorginho dagli undici metri?
"No, non voglio incontrarlo dal dischetto domani. Quegli errori furono due situazioni molto importanti per qualificarci al Mondiale in Qatar, ma sono due situazioni passate e domani sarà un'altra storia. Non sono qui a pensare a questi due rigori che lei cita".

Come stai studiando i rigoristi?
"Per me è importante che si prepari la partita, non tanto la lotteria dei rigori. Io prima della partita non studio tutti i singoli rigoristi, mi concentro sulla partita e su quelli che potrebbero essere i rigoristi durante i 90 minuti, non quelli della lotteria dei rigori. In quel caso, c'è il preparatore che mi aiuterà in quel momento specifico".

Come arrivate a questo ottavo di finale?
"L'atmosfera nella squadra è davvero eccellente, in mente abbiamo tutti il successo. Sono davvero felice di sfidare l'Italia, è una gara importantissima e non vedo l'ora di giocare in questo bellissimo stadio".

Come funzionano i tuoi occhiali speciali durante gli allenamenti? Preferisci Retegui o Scamacca?
"Ci siamo preparati a tutti gli attaccanti dell'Italia, li conosco entrambi e sono calciatori di grande qualità, fortissimi nelle conclusioni. Bisognerà essere pronti ad affrontarli. Sono occhiali che indosso negli allenamenti da anni, mi aiutano a dare il 2-3% in più. Sono occhiali altamente tecnologici che mi hanno aiutato a crescere".

Pensi di dover effettuare più parate del solito domani?
"Vedremo, è sempre bello difendere con uno spirito inscalfibile. Fin qui abbiamo giocato con grande coraggio e domani ci sarà un'Italia che ha grande qualità offensiva, che gioca con tagli in verticale ed è velenosa nelle conclusioni. Servirà una grande prestazione difensiva".

È un vantaggio giocare in Serie A?
"È utile conoscere gli avversari, ma non so se domani sarà un vantaggio. I giocatori dell'Italia sono conosciuti, hanno una rosa molto ampia e piena di qualità. In campionato ho affrontato diversi di questi calciatori, li conosco ma non sarà questo a decidere la partita".

Cosa pensi di Donnarumma?
"E' un portiere veramente forte, l'ho già affrontato in passato. E' giovanissimo ma ha moltissima esperienza, ha iniziato a giocare da giovanissimo ed è un portiere che mi piace guardare. Il preparatore dei portieri all'Inter ha allenato in passato Donnarumma al PSG (Spinelli, ndr) e da portiere è sempre un piacere osservare colleghi con queste qualità".

Domani la Svizzera sarà favorita?
"No, non direi. Giochiamo contro i campioni in carica, l'Italia ha più volte vinto il campionato del mondo e l'Italia è comunque favorita. Saremo pronti, prontissimi".

Senti particolarmente la voglia di fare cammino essendo uno del gruppo storico della Svizzera?
"Con questa squadra ci siamo già qualificati agli ottavi in diversi tornei e domani l'obiettivo è passare il turno. Conteranno i dettagli e gli episodi, dipenderà anche dallo stato di forma, dalla direzione in cui andranno gli episodi. Noi possiamo avere un impatto su tutto ciò e l'obiettivo è qualificarci. Durante il torneo ho sentito varie volte i compagni con cui gioco all'Inter, ora i contatti si sono un po' staccati ma ci sentiamo spesso, non solo con quelli italiani ma anche con quelli stranieri. Sarò felice di sfidarli domani".


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