L’A.U.C. sposa la Ribolla Gialla Spumante D.O.C. Friuli
Il Centro di Coordinamento degli Udinese Club ha presentato oggi, presso la sede del produttore Luigi Valle di Buttrio (UD), un’importante iniziativa: omaggerà infatti i propri associati ma soprattutto le tifoserie avversarie con cui intrattiene rapporti amichevoli con una bottiglia magnum di Ribolla Gialla Spumante D.O.C. Valle.
Tale iniziativa è stata spiegata, davanti a un folto pubblico, dal presidente Daniele Muraro, che ha ricordato la valenza educativa e promozionale delle trasferte bianchenere: un vino-simbolo come la Ribolla, ha detto Muraro, peraltro con la prima D.O.C. Friuli certificata in regione, rappresenta un modo esemplare per spiegare le eccellenze della nostra terra.
La D.O.C. Friuli è una denominazione territoriale che affianca e non sostituisce quelle già conosciute le quali continueranno la propria indipendente esistenza, ha sottolineato il presidente della D.O.C. Friuli (nonché direttore della Cantina Viticoltori di Casarsa) rag. Piero Biscontin; una genesi lunga e difficile è giunta finalmente al termine, dando ai produttori un ulteriore strumento di vendita all’estero in particolare. Il fatto che questa prima Ribolla certificata appartenga alla cantina Valle, ha aggiunto Biscontin, non è casuale se si ricorda che il fondatore, Luigi Valle (novantenne e presente alla manifestazione) già sessant’anni fa promuoveva la cultura del territorio e dei vitigni autòctoni.
Paolo Valle, enologo e titolare della cantina di produzione ma soprattutto ospite della manifestazione, ringraziando i presenti ha ripercorso i veloci ma meditati passi che hanno condotto, dalla decisione iniziale, alla produzione dei 200 magnum esclusivi a marchio “Udinese Club”; Valle ha cercato di trasmettere la passione e l’entusiasmo che produttore e sportivi hanno infuso per la buona riuscita dell’evento.
In chiusura è intervenuto l’assessore regionale alle risorse agricole e forestali, il dottor Cristiano Shaurli, il quale sottolineando l’importanza della promozione della terra friulana all’esterno della regione ha esortato a scordarsi, per un attimo, la tendenza tutta nostra a evidenziare con modestia ed autocritica i nostri limiti, esaltando invece le eccellenze che il Friuli può offrire.
Al termine della conferenza stampa, esaurito il rito delle fotografie e di alcuni graditi omaggi, il pubblico accorso ha potuto finalmente degustare la Ribolla ma anche tutti gli altri vini messi a sua disposizione dalla cantina assieme ad un nutrito buffet. Attorno a noi solo sorrisi ed entusiasmo, orgoglio misto alla consapevolezza di essere una grande, coèsa famiglia: nonostante le vicende dell’amata Udinese, di ‘sti tempi non proprio esaltanti.
Un brindisi è andato anche al neoarrivato Maxi Lòpez, che con una decisione non proprio riuscitissima veniva presentato in contemporanea con la conferenza stampa dell’A.U.C.: ciò ha reso impossibile la presenza di molti colleghi giornalisti, ovviamente deviati allo Stadio Friuli e privi del dono dell’ubiquità. Peccato.