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L’A.U.C. sposa la Ribolla Gialla Spumante D.O.C. Friuli

di Franco Canciani

Il Centro di Coordinamento degli Udinese Club ha presentato oggi, presso la sede del produttore Luigi Valle di Buttrio (UD), un’importante iniziativa: omaggerà infatti i propri associati ma soprattutto le tifoserie avversarie con cui intrattiene rapporti amichevoli con una bottiglia magnum di Ribolla Gialla Spumante D.O.C. Valle.

Tale iniziativa è stata spiegata, davanti a un folto pubblico, dal presidente Daniele Muraro, che ha ricordato la valenza educativa e promozionale delle trasferte bianchenere: un vino-simbolo come la Ribolla, ha detto Muraro, peraltro con la prima D.O.C. Friuli certificata in regione, rappresenta un modo esemplare per spiegare le eccellenze della nostra terra.

La D.O.C. Friuli è una denominazione territoriale che affianca e non sostituisce quelle già conosciute le quali continueranno la propria indipendente esistenza, ha sottolineato il presidente della D.O.C. Friuli (nonché direttore della Cantina Viticoltori di Casarsa) rag. Piero Biscontin; una genesi lunga e difficile è giunta finalmente al termine, dando ai produttori un ulteriore strumento di vendita all’estero in particolare. Il fatto che questa prima Ribolla certificata appartenga alla cantina Valle, ha aggiunto Biscontin, non è casuale se si ricorda che il fondatore, Luigi Valle (novantenne e presente alla manifestazione) già sessant’anni fa promuoveva la cultura del territorio e dei vitigni autòctoni.

Paolo Valle, enologo e titolare della cantina di produzione ma soprattutto ospite della manifestazione, ringraziando i presenti ha ripercorso i veloci ma meditati passi che hanno condotto, dalla decisione iniziale, alla produzione dei 200 magnum esclusivi a marchio “Udinese Club”; Valle ha cercato di trasmettere la passione e l’entusiasmo che produttore e sportivi hanno infuso per la buona riuscita dell’evento.

In chiusura è intervenuto l’assessore regionale alle risorse agricole e forestali, il dottor Cristiano Shaurli, il quale sottolineando l’importanza della promozione della terra friulana all’esterno della regione ha esortato a scordarsi, per un attimo, la tendenza tutta nostra a evidenziare con modestia ed autocritica i nostri limiti, esaltando invece le eccellenze che il Friuli può offrire.

Al termine della conferenza stampa, esaurito il rito delle fotografie e di alcuni graditi omaggi, il pubblico accorso ha potuto finalmente degustare la Ribolla ma anche tutti gli altri vini messi a sua disposizione dalla cantina assieme ad un nutrito buffet. Attorno a noi solo sorrisi ed entusiasmo, orgoglio misto alla consapevolezza di essere una grande, coèsa famiglia: nonostante le vicende dell’amata Udinese, di ‘sti tempi non proprio esaltanti.

Un brindisi è andato anche al neoarrivato Maxi Lòpez, che con una decisione non proprio riuscitissima veniva presentato in contemporanea con la conferenza stampa dell’A.U.C.: ciò ha reso impossibile la presenza di molti colleghi giornalisti, ovviamente deviati allo Stadio Friuli e privi del dono dell’ubiquità. Peccato.


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