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Il presidente dell'AUC Marcon: "Vero che il calcio è cambiato ma l'Udinese ha cercato e cercherà ancora di venire incontro alle esigenze dei suoi tifosi"

di Stefano Pontoni

L'intervista a Marcio Amoroso pubblicata quest'oggi dal Messaggero Veneto a creato non poche discussioni in merito al distacco o meno tra la squadra e i tifosi. A chiarire la posizione dell'Associazione Udinese Club, organo di rappresentanza della tifosoria bianconera, è stato direttamente il presidente Giuseppe Marcon: "È stata l’AUC stessa a richiedere la presenza agli eventi dei vari club di giocatori della Primavera in affiancamento ai giocatori della prima squadra e ciò proprio per facilitare l'inserimento di questi ragazzi nell'ambiente e nel nostro territorio. I ragazzi della Primavera hanno partecipato anche ad altre cene fuori programma o inserite all'ultimo momento. Per tale disponibilità ringraziamo ancora una volta tecnici e giocatori. Per far conoscere meglio la nostra passione e per dare la possibilità ai nostri tifosi di incontrare i loro beniamini abbiamo organizzato per due anni "La festa del tifoso" in Piazza Venerio che ha riscontrato un grande successo di partecipazione. Ci sembra giusto dare merito al dg Franco Collavino per la sua disponibilità ad aumentare il numero di incontri/cene presso i nostri club in occasione di particolari iniziative sociali. È pur vero che le cene presso i nostri club sono diminuite e concordiamo con Marcio (a cui chiediamo nel contempo sue prossime partecipazioni ai nostri eventi) nella sua analisi che il calcio è profondamente cambiato, ma siamo anche consapevoli che l'Udinese Calcio ha cercato e cercherà ancora di venire incontro alle esigenze dei suoi supporters. È altrettanto vero che le cene di altre tifoserie di serie A sono nel contempo ridotte al lumicino. Il fatto che il calcio sia cambiato non farà mai venire meno il desiderio, la passione e la tenacia per fare in modo che i rapporti con i nostri beniamini trovino nuova linfa e vigore".


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