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Bruno Gastaldo, tifoso bianconero non vedente, dopo 500 trasferte dice basta: niente più stadio.

di Arianna Forabosco

Lui sì che ha macinato chilometri e superato gli ostacoli. Il più grande? Andare oltre la sua condizione di ipovedente e seguire dovunque la propria squadra del cuore, l’Udinese. Non poteva che essere un coro da stadio a descrivere Bruno Gastaldo, tarcentino di 85 anni e con circa 500 trasferte all’attivo. La grave menomazione visiva procurata dallo scoppio di un residuo bellico nell’immediato dopoguerra lo ha reso progressivamente cieco, ma questa avversità non ha frenato il suo desiderio di assistere alle gare della sua Udinese. Immancabile allo Stadio Friuli con la sua grande bandiera bianconera, Bruno ha trascorso una vita intera sulle gradinate di tutta Italia ed Europa. (con tanto di 14 trasferte europee). Grazie ai suoi accompagnatori ha potuto vivere l’emozione che si prova ad assistere dal vivo ad una partita di pallone. Ora, dopo più 60 anni di domeniche pomeriggio passate allo stadio, il super tifoso di Collalto di Tarcento è stato costretto a fermarsi, causa l’età avanzata ed una salute che non permette più certi sforzi. Nonostante abbia dovuto adeguarsi a seguire la partite non più da un seggiolino bensì dalla poltrona di casa sua, la passione di Bruno per l’Udinese è rimasta intatta, ora come più di 60 anni fa, quando è iniziata la sua grande avventura al seguito delle Zebrette.

Ai microfoni del Messaggero Veneto il signor Bruno rievoca come se fosse ieri la sua prima trasferta: “Ricordo ancora quella partita che vidi a Monfalcone nel 1949: la prima trasferta con un gruppo di amici per vedere l’Udinese. Avevo sempre bisogno che mi spiegassero le azioni perché non vedevo bene, ma amavo l’atmosfera della partita.”

Il sostenitore tarcentino ha vissuto sia periodi bui che momenti gloriosi dell’Udinese, assistendo al passaggio di 40 allenatori, 6 Presidenti e oltre mille giocatori. Che la sua squadra fosse stata in C o in A, lui c’era. Nella scorsa stagione sportiva, dopo anni di pioggia, vento, freddo è riuscito ad accomodarsi con immensa soddisfazione nel nuovo impianto: ”L’anno scorso sono andato allo stadio per l’inaugurazione della nuova struttura. Poi la prima di campionato con il Palermo e l’ultima con il Carpi. Le altre le ho seguite a casa”.

In questo campionato Bruno forse non riuscirà più ad andare allo stadio Friuli, ma sicuramente seguirà con attenzione le gesta del gruppo di mister Iachini grazie alla radio e alla tv. E da tifoso qual è lancia la sua piccola richiesta ai telecronisti e radiocronisti che commentano le gare dell’Udinese: “Quando seguo le partite trovo sempre molta difficoltà a capire se l’Udinese si trova a destra o a sinistra: credo che sarebbe bene specificarlo”.


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