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2 giugno 1983: la reazione del Brasile alla cessione di Zico all'Udinese

di Alessandro Vescini

2 giugno 1983. Quattro giorni dopo che il più grande pubblico nella storia del campionato brasiliano ha visto un altro titolo di Flamengo, Zico è atterrato in un affollato aeroporto di Galeão. Mentre entrava nell'atrio, un giornalista gli mostrò la copertina del quotidiano O Globo: “Zico venduto per 2 miliardi all'Italia”. Rio de Janeiro è nata sotto l'impatto di una bomba che ha seppellito la gioia per una squadra che accumulava conquiste. Inizia uno dei giorni più folli della storia del club, a causa di un trasferimento che, in ogni modo, è il ritratto dell'epoca. Soprattutto se guardato con gli occhi di chi vive in tempi in cui l'esportazione di grandi star, o candidati a star, è vista come quasi inevitabile. Sembra strano immaginare che il più grande giocatore del Brasile e uno dei più grandi del mondo abbia lasciato il Brasile per la prima volta all'età di 30 anni. E lo farebbe per giocare in una società non di certo tra le più blasonate del calcio italiano.


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