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19 luglio 1983: il Coni dà ragione all'Udinese, Zico può sbarcare in Friuli

di Davide Marchiol

Il 19 luglio è una giornata scolpita nella storia dell'Udinese. Quest'oggi infatti ricorre il 41esimo anniversario dall'ok della giunta del Coni a due trasferimenti tutt'altro che banali nell'ormai lontano 1983. Il presidente della federazione Federico Sordillo aveva infatti bloccato i trasferimenti di Cerezo alla Roma e, soprattutto di Zico all'Udinese, scatenando ovviamente il ricorso della due società. Dura e storica anche la reazione della piazza friulana, che scese in piazza con tanto di cartelli "O Zico o Austria".

"Non può essere concessa l'autorizzazione all'acquisto di Zico perché gli oneri economici derivanti al club dalle intese sottoscritte a livello contrattuale non sono compatibili con le norme di carattere economico stabilite dalla presidenza federale e confermate dal consiglio federale". Questa la motivazione portata da Sordillo per il blocco del trasferimento in particolare della stella brasiliana. Chiaro che il coinvolgimento della Roma potrebbe aver aiutato l'Udinese a chiudere un colpo storico, visto che Giulio Andreotti era tifosissimo dei giallorossi e forse una mano l'ha data a chiudere positivamente i due colpi.

Sta di fatto che il ricorso del Coni del 19 luglio viene accolto. Cerezo va alla Roma e Zico può sbarcare a Udine, facendo partire i caroselli nella città friulana per l'arrivo del Pelè Bianco.


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