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15 giugno 1983: Zico sbarca in Friuli, l’inizio di un sogno bianconero

di Alessandro Vescini

Sono le prime ore del pomeriggio del 15 giugno 1983 quando, sull’asfalto dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, atterra un aereo destinato a scrivere una pagina indelebile della storia dell’Udinese. A bordo c’è Arthur Antunes Coimbra, per tutti semplicemente Zico, uno dei più grandi talenti del calcio mondiale in quel momento. Ad attenderlo non c’è soltanto la dirigenza friulana, artefice di un colpo di mercato clamoroso, ma una folla di oltre cinquemila tifosi accorsi per accogliere il nuovo re del Friuli.

L’asso brasiliano, prelevato dal Flamengo, mette piede per la prima volta sul suolo italiano circondato da un entusiasmo contagioso, che lo accompagnerà poi nel trasferimento a Udine, dove lo attendono ancora migliaia di sostenitori bianconeri pronti a celebrare l’arrivo del loro nuovo idolo.

Il primo assaggio di calcio giocato avverrà pochi giorni dopo, in un’amichevole simbolica proprio contro la sua ex squadra brasiliana. Bastano appena cinque minuti in campo per scatenare il boato del pubblico friulano: l’Udinese vince 4-2 e il sogno prende forma. L’esordio ufficiale, però, arriverà il 24 agosto, nella gara di Coppa Italia contro il Bologna.

Nel mezzo, settimane travagliate: l’acquisto di Zico rischia di sfumare a causa di alcune riserve sollevate dalla FIGC, mentre in città campeggia quello che diventerà il cartello più celebre della storia del club, simbolo della speranza e della determinazione di un’intera comunità. Alla fine, il semaforo verde arriva e l’Udinese può godersi il suo fuoriclasse.

L’arrivo di Zico non fu soltanto un grande acquisto sportivo, ma un evento che trasformò l’identità e le ambizioni di un’intera regione, proiettando il club friulano sotto i riflettori del calcio internazionale.


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