Cjarlins Muzane, Zironelli: "Dimostrato di saper fare un bel calcio, vogliamo fare una grande partita in casa"
Mauro Zironelli, allenatore del Cjarlins Muzane, ha presentato la gara di domani contro il Brian Lignano.
Mister, finalmente davanti al pubblico di casa: l’attesa è tanta?
«Si, certo. Finalmente esordiamo in casa, dove non abbiamo ancora mai giocato, per cui sarà una novità non solo per me, ma anche per tutti i ragazzi. Confido nell’aiuto del nostro pubblico per fare una bella gara, stiamo bene e abbiamo dimostrato di essere in grado di produrre un bel calcio. Speriamo di proseguire sotto questo aspetto».
Sabato il Mestre, poi arriva subito il primo turno infrasettimanale: non c’è spazio per rifiatare…
«Si, ma lo sapevamo di quanto il calendario fosse intasato, vale per tutti. Noi dobbiamo però pensare solo al Mestre, poi ci concentreremo sulla gara successiva. Affrontiamo una buona squadra, composta da giocatori che come i nostri sono arrivati più tardi rispetto ad altre squadre, ma siamo concentrati per affrontare una compagine del nostro livello. Speriamo almeno il tempo sia più clemente di domenica scorsa, ma l’importante è fare una grande gara davanti al nostro pubblico».
Teme un Mestre ferito dopo la sconfitta casalinga dell’esordio?
«Le prime partite sono sempre particolari. Ho rivisto la partita e il Mestre ha avuto diverse occasioni, per cui sarebbe potuto starci anche il pareggio. Ma in questi momenti bisogna cercare di essere concreti, giocando in maniera aggressiva. Noi siamo reduci da un buon pareggio in trasferta, ora vogliamo disputare una grande partita in casa».
Per lei, però, non può essere una partita qualunque avendo scritto una pagina di storia a Mestre…
«Si, Mestre è rimasta sempre nel mio cuore. Da quelle parti penso di aver fatto il mio visto che ho giocato in serie A con il Venezia e portato il Mestre nei professionisti da allenatore. Lì sono sempre stato bene, togliendomi grosse soddisfazioni, e la gente mi ha sempre trattato bene anche da avversario. Quando vado da quelle parti non dico sia come essere al Festival del cinema di Venezia, ma il tappeto rosso lo trovo sempre: per questo sarò sempre grato sia a Venezia che a Mestre».