Zero gol = zero punti. Il Parma vince con due tiri, Udinese sprecona
Stop, l'Udinese si ferma anche al Tardini. Vince il Parma 2 a 0, con due tiri in porta e poco altro. I bianconeri, al contrario, creano tanto ma non la buttano mai dentro. Spreconi, come a Milano, e alla fine gli errori vengono pagati a carissimo prezzo.
Crescita arrestata? Più che altro passo all'indietro, soprattutto nell'atteggiamento iniziale. E' forse qui che è maggiormente mancata la squadra, nell'approccio alla partita. L'inizio è stato meno aggressivo, meno affamato rispetto a quello di San Siro, passivo fino al raddoppio dei crociati. Ci si sveglia soltanto dopo due sberle, a frittata ormai fatta, ed è troppo tardi. Nella ripresa, sicuramente, giocata con una testa diversa, su ben altri ritmi e con tutt'altra voglia, non riesce la rimonta, anche in questo più per errori propri che per la bravura dei padroni di casa.
Errori, sia davanti ma anche dietro. Se a Musso si può perdonare la papera domenicale (l'argentino, d'altronde, salvo qualche errorino qua e là per rendimento e costanza è sempre il migliore), l'ennesima prestazione negativa di Ekong deve essere assolutamente messa in evidenza. Da un paio di mesi a questa parte il nigeriano è in calo. Qualcosa non va, non ha quell'attenzione e quella fisicità che lo avevano contraddistinto positivamente la passata stagione. Anche ieri preso nel vortice degli attacchi avversari, in sofferenza su Cornelius, mal posizionato sul primo gol. Gli farebbe bene un po' di riposo? Sì, ma mancano le alternative e quindi gioca sempre e comunque.
Imperdonabili, poi, gli errori di Mandragora. Due occasioni così non si possono gettare nella pattumiera, la seconda ancor più clamorosa. Assolutamente no, soprattutto se si ambisce ad essere un giocatore da grande club. Inutile parlare di Juve, Roma se poi da due passi la metti fuori. Tre gol divorati in due partite, penso che Rolando se li sogni di notte. Peccato, perché ieri avrebbe potuto riaprire la partita.
In calo anche De Paul e Fofana, qualche lampo qua e là ma non quell'imprevedibilità, quella pericolosità che erano riusciti a mettere in mostra a cavallo del nuovo anno.
Davanti resta il problema del gol. Lasagna, a mio parere il migliore, si sbatte in tutti i modi per buttarla dentro, ma i suoi tentativi si infrangono su Sepe e sulla traversa. Non ha il fiuto del gol, non ha quel cinismo dei grandi bomber ma ieri non gli si può rimproverare nulla. Fatica, corre dappertutto, gli manca solo il gol. Spento, invece, Okaka. Inizio con un'occasione poi sparisce definitivamente dal match.
Gotti? Anche lui sul banco degli imputati. La squadra non entra bene in campo, non ha la testa giusta per andare a vincere la partita e questo è un altro errore che poi viene pagato con la sconfitta