Zapata: "L'Udinese mi ha voluto più di tutte. Qui per crescere, fare tanti gol e raggiungere l'Europa"
L'attaccante colombiano Duvàn Esteban Zapata Banguero, arrivato in prestito biennale dal Napoli, è stato oggi presentato nella sala stampa dello stadio Friuli. Ecco le sue prime parole in bianconero.
Con che spirito passi dai due anni di Napoli a quelli di Udine?
"A Napoli sono stati due anni importanti della mia carriera, ma ora ho tanta voglia di giocare, trovare spazio guadagnandolo giorno dopo giorno in campo, mettendo sempre il massimo in campo per convincere il mister a farmi giocare".
Cerchi la nazionale tramite l'Udinese?
"La mia idea era quella di cercare una squadra per cercare di giocare il più possibile anche perché, sì, uno dei miei obiettivi principali è ottenere una convocazione in nazionale. E per fare questo la continuità è davvero molto importante".
Cosa ti ha dato e cosa ti ha tolto Benitez al Napoli? Ti ispiri a qualcuno in particolare?
"Mister Rafa è un grande allenatore; tutti sappiamo quanto ha vinto nel calcio. Sono arrivato a Napoli grazie a lui e alla segnalazione di Pellegrini. Con lui ho accumulato tanta esperienza, perciò lo ringrazio per questo. Ho giocato serie A, coppa Italia e Champions League, magari non tantissimo; forse avrei voluto giocare di più. In Nazionale ci sono tantissimi grandi campioni che osservo, ma gli attaccanti che mi hanno sempre ispirato di più sono Drogba e Ibrahimovic. Bacca, Martinez e Falcao sono grandi attaccanti, ma hanno tipi di gioco diversi dal mio stile".
Che impressione ti ha fatto Di Natale?
"Da fuori si vede che è un calciatore di livello molto alto, un riferimento di questa società e di questa squadra. E' il riferimento della squadra. Da quando sono arrivato tutti mi hanno accolto molto bene; conoscerò bene i miei compagni. In campo dobbiamo lavorare tantissimo per accontentare le richieste del mister, ma non penso ancora a come mi integrerò con i colleghi di reparto".
Segni quasi un gol a partita. Giocando dall'inizio quanti gol pensi di fare?
"Speriamo tanti, per questo cercavo una squadra in cui poterli fare. Ci sono riuscito. Sono arrivato in una grande squadra, in una grande società per la quale voglio dare il massimo e fare il meglio".
L'Udinese punta molto sulle fasce. Tu che tipo di gioco preferisci?
"Per me va benissimo tutto quello che decide il mister. Sono un professionista e mi adatto a ogni richiesta del mister, che decide sempre per il meglio della squadra. Penso che il colpo di testa sia uno dei miei colpi migliori".
Quando giocherai penserai a te stesso, all'Udinese, alla nazionale o al ritorno al Napoli?
"Di certo non penso al ritorno, assolutamente. Penso a questi due anni che ho davanti. Poi si penserà al resto. Ora il mio pensiero è solo all'Udinese, al campionato e alla coppa Italia, sperando di raggiungere l'Europa l'anno prossimo con l'Udinese".
Chi sono i tuoi amici colombiani. Hai parlato con qualcuno di loro?
"Sono cugino di Cristian Zapata; mi sento spesso con Zuniga, ma con nessuno ho parlato di Udine. Prima di arrivare qui non mi sono sentito con nessuno dei miei colleghi colombiani. Io diverso da Armero? Sì, perché lui è molto allegro e un po', a volte, fuori dagli schemi. Io sono un ragazzo molto tranquillo e pacato. Sono certo che qui a Udine mi troverò molto bene, meglio che a Napoli, dove comunque sono stato molto bene".
Ti piace Muriel?
"Sì, tanto. Ho fatto l'Under 20 con lui. E' un attaccante che mi piace".
Che consiglio dai ad Allan?
"Sono certo che lui farà bene, perché ha grandissime qualità e con il nuovo modulo del Napoli penso che farà bene. Non sono così esperto per dare consigli, ma si troverà bene a Napoli, perché è una città molto simile a quelle sudamericane".
Perché hai scelto l'Udinese tra le pretendenti?
"In questa sessione mi volevano molte squadre. L'Udinese mi voleva già l'anno scorso, come mi avevano detto anche durante la partita di Coppa dell'anno scorso. Sapevo che qui c'era una grande società e una struttura ideale in cui crescere. E' stata una scelta condivisa mia e del Napoli. Mi aspetto di fare le migliori cose per portare l'Udinese più in alto possibile".
La tua speranza è l'Europa League? Il nuovo stadio può dare la spinta decisiva
"Sarà di certo una motivazione in più per noi e per i tifosi. Aspettiamo di giocarci dentro e lavoriamo per fare il massimo".
Com'è la tua famiglia? Come tiri i rigori? Cosa ti ha insegnato Higuain in questi anni?
"A Napoli nemmeno mi avvicinavo al dischetto, perché c'erano Higuain, Insigne, Gabbiadini, Hamsik. Io voglio lavorare per essere il vice-Di Natale sui rigori. Gonzalo non mi ha insegnato nulla di particolare, perché apprendi già solo guardandolo e decidendo se potrà essere utile a te quello che fa, come i movimenti in area. Ora lo faccio osservando Di Natale".