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Walace ritrova Mandragora, il play del presente sfida il passato dell'Udinese

di Davide Marchiol
L'Udinese domani contro il Torino è attesa da una sfida difficile, contro una delle squadre più interessanti del campionato. I granata questa estate hanno svoltato, cambiando diversi elementi dell'undici titolare e, soprattutto, affidandosi a Ivan Juric. Il croato è tra i tecnici rivelazione della storia recente della Serie A. L'Hellas Verona con lui è arrivato due volte su due nella metà sinistra della classifica nonostante una squadra poco considerata dai media nazionali. Il presidente Urbano Cairo, dopo anni opachi e fatti anche di proteste di tifosi, ha optato però per un cambio di rotta già a inizio 2021. Il primo colpo è stato Rolando Mandragora.
L'Udinese a caccia di rilancio punta su Mandragora
I tifosi dell'Udinese si ricorderanno bene del centrocampista ex Juventus. Arrivato in bianconero per ben 20 milioni di euro con clausola di recompra in favore della Vecchia Signora, che poi lo ha riprelevato per 15 più bonus due anni dopo nell'estate del 2018. Era tra i giovani su cui le zebrette speravano di costruire un futuro più luminoso dopo un periodo difficile segnato dall'addio dei vari membri dello zoccolo duro italiano. Il nativo di Napoli, tra Genoa e Crotone, si è segnalato tra i giovani più interessanti della sua generazione. Classe'97, unisce qualità. personalità e propensione al gioco offensivo, tutte caratteristiche molto apprezzate nel calcio moderno.

La scintilla in Friuli però è scattata solo a tratti. Nel 3-5-2 ha alternato il ruolo di volante della mediana a quello di mezzala, senza mai sfigurare ma contemporaneamente senza quasi mai riuscire neanche a strabiliare. Spesso è parso timido, non provando mai quelle soluzioni più coraggiose viste nelle esperienze precedenti. Nella stagione 2019/2020, pre lockdown, arriva quella che sembra la svolta. Mandragora prende in mano le operazioni e dirige la manovra bianconera, alzando i ritmi e iniziando anche a trovare qualche assist. Però non è destino e, scherzo del fato, proprio contro il Torino arriva un grave infortunio al crociato che lo mette fuori dai giochi.
Il passaggio di testimone
Con Rolando ko si spalancano definitivamente le porte a un Walace che fino a quel momento per l'Udinese era un investimento un po' stagnante. Il brasiliano infatti non stava trovando il ritmo giusto per imporsi, ma con l'infortunio del titolare le cose cambiano. L'ex Gremio si prende il posto e fa vedere uno switch mentale rispetto alle prime gare in bianconero. Inizia in primis a giocare palla con più sicurezza e in secondo luogo fa valere le sue qualità da mastino di centrocampo. Recupera infatti tantissimi palloni, sfruttando la sua importante struttura fisica, e inizia ad acquisire sempre più fiducia.

Nel frattempo Mandragora rientra, ma ormai gli spazi sono chiusi, soprattutto calcolando che il nuovo accordo con la Juventus prevede il trasferimento in prestito secco prolungabile. Nel gennaio 2021 avviene il definitivo passaggio di testimone. Il numero 38 riceve l'ok per il trasferimento in Piemonte sponda granata, mentre il brasiliano diventa definitivamente titolare.

Domenica potrebbe esserci una nuova sfida a distanza dopo quella vinta dal play del Torino il 10 aprile 2021. All'andata Rolando è rimasto fuori dai giochi per un nuovo infortunio, stavolta è di nuovo abile e arruolabile e domenica, in base alle scelte di Juric, potrebbe esserci per una nuova sfida con il suo passato.
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