Vydra e il gioco delle 3 carte
Il progetto Watford è destinato a far discutere, sia a Udine che in Inghilterra. Partiamo col sottolineare che è stato un progetto più che sottovalutato nella sua origine: la squadra londinese, pur con un nome abbastanza prestigioso, attraversava un periodo di difficoltà tecnica ed economica e pochi, tra i fans della Championship, la consideravano una squadra competitiva nel breve periodo. L'afflusso massiccio di giocatori dall'Udinese poi ne ha semplicemente cambiato la denominazione da Watford a "Udinese B" nell'accezione sarcastica delle tifoserie rivali. I risultati poi sul campo sono arrivati eccome visto che la squadra, dopo un periodo di assestamento iniziale fisiologico, ha proposto il miglior calcio del campionato e ha scalato la classifica velocemente: ad oggi le probabilità che la squadra sia promossa in Premier League sono molto alte.
Tale scalata ha creato qualche apprensione bipartisan: qui si teme soprattutto la cessione a titolo definitivo dei giocatori più rappresentativi, lì si è cominciato a moralizzare sulla liceità di tutti questi prestiti (una particolare regola del calcio inglese assimila i prestiti da squadre estere alle cessioni a titolo definitivo).
Un'ulteriore premessa è doverosa: considerare il Watford come una squadra qualsiasi con cui fare mercato è improbabile. Lo è perché al Watford sarà impiantato lo stesso sistema di scout e di acquisto-cessioni che renderebbe incompatibile una qualsiasi trattativa "normale" tra le due squadre. Pensiamo a Vydra. L'Udinese lo ha acquistato appena maggiorenne per una cifra vicina ai 3 milioni di euro. Un investimento davvero importante per un teenager ma il sintomo chiaro che a Udine ci hanno creduto sin da subito. Dovendo trattare una cessione a titolo definitivo al Watford considerando la stagione entusiasmante che ha disputato, il prezzo di partenza e la necessità di fare preziose plusvalenze per chiudere il bilancio oltre alle richieste nemmeno troppo velate di altre piazze, l'Udinese dovrebbe trattare la cessione sulla base dei 10 milioni. Una cifra davvero importante per una squadra come il Watford se non impossibile anche a fronte di una promozione nel massimo campionato proprio per il modus operandi dei Pozzo. Su questo (ma non esclusivamente su di lui) giocatore, citato perché è indubbiamente il più prezioso tra i giocatori in prestito, saremo destinati a fare la figura del turista inerme, il cui sguardo viene rapito dalla destrezza del prestigiatore nel far muovere le tre carte su un tavolino nella metropolitana. Non c'è infatti chiarezza sul destino del giocatore. Da Londra sono rimbalzate le voci di un passaggio a titolo definitivo del giocatore dall'Udinese al Watford. Lo stesso procuratore, salito alla ribalta nel mese di Gennaio grazie alle prestazioni entusiasmanti del ragazzo, ha sottolineato che l'unico movimento possibile è quello dall'Udinese al Watford. Forestieri ha già fatto questo passaggio legandosi alla squadra inglese per 5 anni, la cifra non è stata resa nota. Guidolin però ha detto una frase sibillina sabato: "Spero di allenarlo ancora". E' una frase davvero carica di significati. Significa che l'idea dell'Udinese è di riportare il talento ceco in casa ma anche che il futuro del Guido è tutt'altro che definitivo: quando ha annunciato infatti una novità personale importante nel 2013 a detta di molti si riferiva ad un abbandono delle attività di campo per quelle dirigenziali. Quindi proviamoci, Vydra nell'Udinese 2013-2014 e Guidolin ancora in panchina. Mal che vada saremo stati ingannati dalle mani agili dei Pozzo nello spostare le carte, non siamo i primi e non saremo certo gli ultimi...