Velazquez va all in: il tecnico va avanti con il 3-5-1-1
Nonostante la partita contro il Napoli abbia dato indicazioni pessime, Velazquez continua a lavorare sulla difesa a tre. Lo spagnolo sembra aver deciso, dietro si cambia. Il lavoro infatti in questi giorno è stato focalizzato proprio su quei movimenti difensivi apparsi agli occhi di tutti noi ancora da trovare. Anche contro il Genoa quindi, in quella che è già una partita decisiva - inutile negarlo se dovesse arrivare un'altra sconfitta l'esonero sarebbe dietro l'angolo - il tecnico riproporrà il 3-5-1-1.
E gli interpreti? Se dietro c'è da valutare la condizione di Nuytinck ma soprattutto addestrare Ekong, che nella sua vita calcistica ha sempre giocato a quattro, a centrocampo e sulle corsie laterali è tutto da capire. Certo, la mediana a cinque dà, almeno in teoria, maggiore solidità visto che i due esterni sono chiamati anche a difendere e non soltanto ad attaccare, aiutando quindi le due mezz'ali nel lavoro di interdizione. Ma Pussetto è attaccante e se corre all'indietro è sprecato, allo stesso tempo Larsen sa sì difendere ma offende poco e male. Starebbe meglio D'Alessandro, esterno naturale, in quel ruolo ma Velazquez pare non vederlo più di tanto. Nel mezzo, con Mandragora e Fofana acciaccati, pare certo il ritorno di Barak. Il ceco, rimasto fuori dopo l'esperimento da trequartista, da interno sinistro o destro può tornare a rendere come nella passata stagione.
E De Paul? Il suo miglior repertorio a Udine lo abbiamo visto quando ha giocato da esterno alto a sinistra. Dietro la punta, che sarà per forza anche a Genova Lasagna, a fare il trequartista ha sempre fatto fatica.
Le certezze di inizio stagione insomma sono state cancellate, quei movimenti che avevamo apprezzato nelle prime giornate resettati. Si riparte da zero, anzi dal 3 a 0 di Napoli e potrebbe essere, in un momento come questo, un vero e proprio azzardo. Ma Velazquez ha deciso di andare all-in, come in una partita di poker: o si vince tutto o sarà una bruciante sconfitta.