Urgono idee nuove
L'Udinese di Velazquez è in un momento complicato e questo non è un segreto, lo stesso mister ha parlato chiaramente della necessità di fare punti domenica a Genova, contro un Genoa decisamente più incisivo dell'anno scorso, anche perchè il calendario propone poi Milan, Roma e un match contro l'Empoli che, se i bianconeri dovessero restare a quota otto punti, saprebbe già tanto di scontro salvezza decisivo. Ergo, il tecnico spagnolo deve trovare delle contromisure, per ora le sue idee non hanno portato punti. Abbiamo assistito innanzitutto a un uso abbastanza risicato della rosa (e tra pochi giorni Velazquez dovrà invece dare fondo alla panchina, visto che sono ben tre gli elementi che si stanno allenando a parte, più Teodorczyk out per x mesi), in più il modulo è stato cambiato spessimo. Prima il 4-2-3-1, poi il 4-3-3, per poi rivedere quel 3-5-2 vecchio e usurato proposto quasi come un mantra negli ultimi anni in casa friulana.
Si vocifera che per la trasferta ligure Velazquez potrebbe rispolverare il 4-2-3-1. Era l'idea di base, quella sviluppata anche durante il precampionato, quindi sarebbe un ritorno a quel recentissimo passato dove l'Udinese ha comunque espresso buone idee. La cosa più evidente è la mancanza proprio di idee del 4-3-3, che vive dei lampi di De Paul. Se l'argentino non si accende allora non lo fa nessuno, tenendo inoltre conto di quanto Lasagna, pur essendo oggettivamente solo là davanti, viva un momento da polveri bagnate. Bisognerebbe affidarsi di più a chi ha i piedi buoni.
Stiamo parlando di Rolando Mandragora, che con il rientro di Behrami è stato spostato mezzala. Se è vero che il ragazzo ha le qualità per giocare dappertutto, è anche vero che lui il piede per fare da play lo ha. Gli manca un po' la capacità di far filtro. Ecco allora che lo svizzero e l'ex Juventus potrebbero essere complementari e non antitetici. In un ipotetico 4-2-3-1, Behrami potrebbe essere messo a fare da frangiflutti, con Mandragora, che ha decisamente più qualità in repertorio, a fare da play, in modo che Valon faccia quello che ha sempre fatto (recuperar palloni) e Rolando anche (dettare i tempi). Questo mettendo dietro la punta e davanti a loro Barak, che ha la fisicità necessaria per giocare centralmente sulla treuqarti. Questo andrebbe naturalmente a discapito di Seko Fofana (che insieme a Mandragora e Nuytinck e in dubbio per domenica). Il francese però, a onor del vero, dopo due buone partite, è sempre stato un po' opaco, tranne un sussulto contro la Lazio. Contro il Napoli è stato pesantemente al di sotto della sufficienza e quindi un cambio per ridare una possibilità al ceco che tanto bene ha fatto nella parte centrale della scorsa stagione potrebbe non essere assurdo.