Una vittoria convincente sotto tutti i punti di vista per un'Udinese formato Europa
Dopo la prestazione opaca di Lienz contro l'Ingolstadt, l'Udinese sfrona, allo stadio Apostolos Nikolaidis di Atene, in un match che sa tanto di Europa contro il Panathinaikos, una vittoria convincente sotto tutti i punti di vista. Una notte magica europea nella quale i tifosi hanno visto forse la migliore Udinese da un anno a questa parte, con gioco, motivazione, corsa e fantasia. Smaltite le prime tossine di una preparazione decisamente pesante al quale molti non erano abituati e ritrovata una certa brillantezza, i bianconeri interpretano al meglio il match contro i greci. Una vittoria che va sottolineata perchè arriva contro una squadra molto più avanti nella preparazione e che tra pochi giorni dovrà affrontare un preliminare di Champions League.
Nella formazione disegnata da Colantuono per l'impegno greco, con le sorprese dal primo minuto del debuttante Zapata e di Kone, pare tutto filare a meraviglia e anche nel secodo tempo quando cambiano gli interpreti il risulato non cambia. Pressing alto, che gli uomini di Colantuono metteno in atto sia con gli attaccanti sia coi centrocampisti dimostrando anche una migliore organizzazione tattica nella compattezza e nei movimenti ad ingabbiare la fase di creazione del centrocampo avversario, e ripartenze fulminee sono le chiavi del gioco bianconero. Gli esterni poi spingono che è un piacere, soprattutto Edenilson che dimostra di essere già in forma per il campionato ma anche l'iracheno Ali Adnan pare crescere di partita in partita, riuscendo pronti via a sfornare l'assist per il vantaggio di Bruno Fernandes. L'inserimento di Kone, in un centrocampo senza Guilherme, e un Bruno Fernandes più libero di creare e non vincolato a marcare, sembrano essere stati fattori decisivi. Maggiore propulsione in attacco, gioco meno compassato e grande pericolosità. Dal primo minuto poi a sopresa anche Zapata. Un attaccante che ha dimostrato grandi doti fisiche e che può diventare davvero importante per questa squadra. Anche la difesa, sia nel primo che nel secondo tempo, ha funzionato con i greci che raramente, gol a parte, si sono resi pericolosi. Nel corso della ripresa, nonostante i cambi, l'Udinese messa in campo da Colantuono ha continuato a dimostrare forma ed entusiasmo. Il migliore trovando in Merkel forse quel regista che tanto cercato dall'Udinese. Grandi geometrie, tanta qualità e corsa hanno reso il centrocampista una pedina importante nella squadra e un giocatore che pare guadagnarsi sul campo la conferma da parte della società. Da esubero Merkel potrebbe rivelarsi invece una grande risorsa per la mediana friulana. Anche l'attacco pare poi funzionare. Thereau comincia ad ingranare fisicamente e anche chi fino ad oggi non aveva fatto molto bene come Aguirre riesce a stupire. L'attaccante ex Empoli torna al gol e lo fa con un inserimento fulmineo a bruciare la difesa su uno di quei movimenti insegnati da Colantuono e tanto provati sui campi del Bruseschi.
In poche parole si è rivista un'ottima Udinese che di partita in partita assomiglia sempre di più al suo nuovo tecnico, grintosa e affamata di tornare ad essere quella provinciale di lusso che stupiva sia in Italia che in Europa.