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Una sconfitta dietro l'altra...ora la classifica inizia a preoccupare

di Stefano Fabbro

E' sempre la solita storia, il solito copione che si ripete, una buona Udinese che gioca alla pari anche contro la miglior squadra del campionato al momento ma che ancora una volta...perde. E le cause della sconfitta di ieri contro il Milan sono sempre le stesse, ovvero l'ennesimo regalo che Ibra ha preso e scartato,. Nonostante la sua prodezza acrobatica, non è ammissibile che un cross dalla trequarti venga respinto con la sufficienza con cui De Maio ha fatto e che un certo Zlatan Ibrahimovic colpisca da solo in mezzo a sole maglie bianconere. In più questa volta bisogna anche registrare il pasticcio di Musso che preso dalla paura nei confronti dell'omone svedese è rimasto li a metà via a guardare il milanista colpire in rovesciata. Troppe, troppe leggerezze in una sola azione in un momento in cui la partita si stava incanalando verso un corretto risultato di parità.

Ieri l'Udinese il punticino non lo avrebbe affatto demeritato, ma se ogni domenica vengono fatti regali gratuiti agli avversari poi non serve appellarsi alla fortuna o alla sfortuna, perchè in Serie A certe disattenzioni si pagano giustamente a caro prezzo. 

Adesso la classifica è decisamente preoccupante, 6 sconfitte in 7 partite è un avvio di stagione assolutamente tragico, specie con una squadra dalle indubbie qualità come quella di quest'anno. 3 punti sono troppo pochi per dormire sogni tranquilli, anche da parte del mister che nonostante abbia dato e stia continuando a dare un gioco e una filosofia ben riconosciuta a questa squadra, deve cominciare anche ad abbinare i punti alle prestazioni, perchè si sa, nel calcio contano i risultati. Se a Sassuolo venerdì sera dovesse arrivare l'ennesima sconfitta a quel punto anche gli equilibri in panchina potrebbero clamorosamente rovesciarsi...

Gotti le sta provando tutte, mettendo in campo anche il tanto osannato 4-3-3 a tutta qualità con Pussetto e Deulofeu finalmente titolari, col primo in grande spolvero e col secondo invece ancora in ritardo di condizione. Probabilmente la strada tattica tracciata è quella giusta, perchè l'Udinese di quest'anno dispone di abbondante qualità offensiva e il tridente rappresenta forse l'unica arma per metterla tutta in evidenza.

Il disegno tattico giustamente e finalmente aggiustato, ci sono però anche le sostituzioni ad essere finite nell'occhio della critica: la sostituzione di Okaka, l'unico in grado di far salire la squadra, per Lasagna ha fatto storcere il naso a più di qualcuno, specie se l'ormai irriconoscibile KL15 viene servito come se fosse Okaka. In secondo luogo non si capisce come mai Forestieri venga fatto giocare sempre e solo dai 5 ai 10 minuti, preferendogli come ala un terzino come Ouwejan e, infine, con due terzini destri in panchina come mai viene schierato Bonifazi, un centrale mancino, al posto di Stryger Larsen?

Insomma, la fiducia in Gotti rimane perchè la squadra sembra seguirlo e nella maggior parte delle partite meritava ben altro risultato, ma una scossa serve da parte di tutti, allenatore compreso, basta errori, basta cambi tardivi o di difficile comprensione, basta regali, adesso è arrivato il momento dei punti, perchè vedere questa Udinese con De Paul, Pereyra, Deulofeu, Pussetto e compagnia nei bassifondi della classifica fa veramente tanto male...


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