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Una nuova prospettiva con vista sull'Europa

di Marco Bonitti

Che la vittoria di Anfield sia uno spartiacque? Che siano finiti i tempi in cui l’Europa League era un banco di prova per i giovani di casa Udinese? A guardare la formazione che ha battuto il Liverpool sembrerebbe di si. E’ vero, uno dei campi più prestigiosi d’Europa andavo onorato ed una sconfitta avrebbe complicato di molto il discorso qualificazione, ma gli undici in campo erano praticamente la miglior formazione che Guidolin potesse schierare, assenze permettendo. Non certo quello che succedeva solo l’anno scorso. E questa è una sicuramente una buona notizia. Più strada si fa in Europa, meglio è per il ranking Uefa dell’Udinese e dell’Italia. Ma forse non sono solo questi i motivi che hanno spinto Guidolin a puntare sull’Europa.
Forse ci sono delle motivazioni molto più pratiche. Il tecnico di Castelfranco Veneto va ripetendo dall’inizio dell’anno che sarà impossibile ripetere le due stagioni passate. Verissimo, sia perché la rosa è oggettivamente meno competitiva rispetto ai due anni passati, sia perché la concorrenza è salita di livello. Oltre alla Juve, irraggiungibile, anche Napoli, Inter, Lazio e probabilmente Fiorentina e Roma hanno qualcosa in più rispetto ai friulani. E siamo a sei, senza contare il Milan. Il che significa che sarà difficile qualificarsi per l’Europa anche in questa stagione. E allora cosa resta? L’Europa League e, perché no anche la Coppa Italia. Due impegni assolutamente da onorare e giocarsi fino in fondo. Per il bene di tutti.


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