Un finale drammatico, l'ennesimo boccone amarissimo da mandar giù
Sono forse le righe più difficili da buttare giù in questa mia breve carriera, ma una riflessione, anche se faticosa, sulla sciagura di ieri sera va fatta. Più di qualcuno questa notte non ha dormito, non mi vergogno a dire che sono tra questi, perchè una partita del genere perderla fa troppo male, il pareggio ormai era scritto, cosa fatta, un punto che valeva doppio, forse addirittura triplo, e invece succede il patatrac. Una follia di Opoku, alla seconda presenza da titolare in serie A, spiana la strada al vantaggio rossonero di Romagnoli, gettando nello sprofondo i bianconeri e i loro magnifici tifosi, che nonostante tutto hanno trovato la forza di applaudire questi ragazzi che, tra mille difetti, hanno gettato in campo ogni goccia di sangue e di perdere in questo modo davvero non se lo meritavano. Mi prenderò critiche ma vado controcorrente sulla questione Opoku, perchè ci sono errori ed errori, si può sbagliare un gol, si può perdere di vista una marcatura, ma al 97' perdere palla con l'uomo in meno nella propria metà campo è inammissibile, mi dispiace per il ragazzo che non aveva neanche sfigurato, ma con tutte le attenuanti relative ad età e ad esperienza merita una punizione, perchè perdere un pallone del genere significa non esserci prima di tutto con la testa, significa non essere a conoscenza dell'importanza di quei frangenti per la classifica e per il morale, il ghanese si rifarà, i mezzi ci sono, ma adesso deve capire quello che ha fatto e pagarne le conseguenze. Non me la sento neanche di dare colpe al pover Velazquez, che nonostante una prestazione rinfrancante, in cui, soprattutto nel primo tempo, bisognava fare più male ad un Milan poco più che modesto, ora si ritrova sulla graticola per una partita gettata via non per colpa sua, magari andava messo Behrami, magari andavano fatti i cambi prima, ma sono errori di piccola rilevanza per gettare giudizi infami sull'allenatore. Ripartire adesso sarà difficile, non è una sconfitta come le altre, stando alla parole di Pradè i ragazzi ora sono nello sconforto più totale, qualcuno in lacrime negli spogliatoi, ma è doveroso riattaccare la spina e ripartire dalla prestazione del primo tempo, ripartire dalle due punte vicine supportate da De Paul e dalle sorprese scoperte ieri, prima tra tutte quella di Ter Avest. Domenica si va ad Empoli, sbagliare non sarà più concesso, ma prima di iniziare a pensare alla trasferta Toscana c'è da lavorare sulla psicologia, perchè se ci metterò io un pò di giorni a mandar giù questo boccone amarissimo, non oso immaginare come si sentiranno ora i protagonisti della battaglia di ieri...