Un botto di capodanno ma guai a credere che l'Udinese ora sia già salva: serve ancora tanto lavoro e almeno un colpo sul mercato
Si chiude con una vittoria il 2018 dell'Udinese. Un'annata, fatta di record negativi in serie, da dimenticare assolutamente al più presto, sperando che non si ripeta mai più. Questi 3 punti contro il Cagliari però sono un'autentica boccata d'ossigeno e ci fanno tornare a sperare in vista della ripresa del campionato fissata per il prossimo 19 gennaio, quando, sempre al Friuli, arriverà il Parma. Nel mezzo ci sarà la sosta e l'opportunità per mister Nicola di continuare a lavorare sulla squadra.
Sì, perché c'è ancora tantissimo da fare e una vittoria contro uno spento Cagliari non può bastare per cancellare tutti problemi. La strada per la salvezza è ancora lunga e tortuosa. Il ritorno in A sa spesso diventare infernale, lo dice la storia di squadre che a gennaio credevano già di essere salve e che invece poi a maggio si sono ritrovate in B. Servono tanti punti per mettersi definitivamente al riparo dai pericoli.
L'ha detto Nicola, adesso l'Udinese è alla quinta settimana di preparazione, ancora due settimane allora e i bianconeri forse saranno davvero pronti. C'è da mettere benzina nelle gambe e nei polmoni, c'è da dare un'identità precisa alla squadra, c'è da recuperare pedine importanti come Barak e Teodorcyzk. Tappe fondamentali nel processo di crescita della squadra che vanno raggiunte al più presto.
Bravo il tecnico bianconero che, con tanto pragmatismo, intanto sta portando a termine il compito assegnatoli dalla società, quello di fare punti. L'Udinese non è spettacolare? Quello che conta è la classifica e questa oggi, grazie anche ai risultati degli altri campi, è decisamente migliore. Adesso contano i numeri, poi ci sarà spazio anche per il bel gioco.
Gioco che ieri tutto sommato, almeno a tratti, si è visto al Friuli. Senza De Paul, con un Pussetto scatenato ed un Fofana tentacolare, l'Udinese è parsa decisamente più fluida ed aggressiva. Un numero di occasioni create che sorprende ed una linfa ritrovata in diversi elementi. Larsen, da presenza assente a pendolino sull'out di destra, Behrami nel ruolo di mezz'ala che si riscopre tiratore, Opoku con una presenza difensiva straripante. E' questa la squadra che vorremo sempre vedere, affamata e determinata. Il problema resta però sempre quello, la continuità. Già in passato ci eravamo illusi, meglio allora andare cauti, nonostante il botto di fine anno sia stato fragoroso.
Una chiosa sul mercato. Credo che sia il momento di agire. Lo ripeto, tre punti con il Cagliari non bastano. Pensare di essere tutti belli e bravi sarebbe un errore gravissimo. Serve mettere mano al portafogli per un centrocampista e soprattutto un 9. Due pedine che Nicola merita se gli si vuol dare il compito di costruire un progetto a lungo termine. Come si muoverà la società? Sospendiamo il giudizio, speranzosi che ai piani alti abbiamo capito che scherzare con il fuoco può essere assai pericoloso.