Udinese, Sottil confermato: scelta giusta? Il bilancio della stagione
Dopo tante chiacchiere, è arrivata l'ufficialità della conferma di Andrea Sottil sulla panchina dell'Udinese. Ma è la scelta giusta? Proviamo a rispondere seguendo tre parametri: rendimento, crescita squadra e programmazione futura.
RENDIMENTO - Dopo 35 giornate l'Udinese ha 3 punti in più rispetto all'anno scorso. Il bottino in casa vede 27 punti in 17 partite (6 vittorie, 9 pareggi e 2 sconfitte) per una media punti di 1,59. I gol fatti sono 30, mentre quelli subiti 18. Oltre ai numeri c'è da sottolineare che alla Dacia Arena la squadra bianconera è diventata una vera e propria "ammazza grandi": delle primo otto classificate la scorsa stagione infatti, Fiorentina, Roma, Inter e Milan hanno perso, mentre solo Atalanta e Napoli sono riuscite a strappare un pareggio. In trasferta, invece, i numeri calano: 19 punti in 18 partite (4 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte) per una media punti di 1,06. I gol fatti sono 15, mentre quelli subiti 25. La quasi totalità delle sconfitte, quindi, sono arrivate lontano da Udine, mentre alla Dacia Arena sono arrivati ben nove pareggi, la maggior parte dei quali contro squadre di uguale o inferiore valore. Uno dei fattori che spiega questo rendimento è l'assenza di Deulofeu. Senza lo spagnolo, l'Udinese ha raccolto 22 punti in 20 partite, mettendo a segno solo 21 gol (al contrario, con il numero 10 in campo le reti sono state 24 in 15 partite). Da gennaio a Sottil è mancato il miglior giocatore della rosa, una scusante? No, ma un elemento da tenere in considerazione nell'analizzare l'anno dell'allenatore bianconero. In più se bisogna contare anche l'infortunio di Beto, i punti sono 4 in 5 partite con 3 gol fatti.
Rendimento, quindi, che si può considerare positivo vista l'emergenza in attacco dell'Udinese in questa stagione. Ma passiamo al prossimo punto.
CRESCITA SQUADRA - Nel complesso la squadra ha alternato prestazioni eccellenti ad altre da dimenticare, che ci può stare in un percorso che punta a un miglioramento della qualità e delle ambizioni della rosa. Passando ai singoli, se Beto, Deulofeu, Pereyra, Silvestri e Udogie erano delle certezze, non si può dire lo stesso di Bijol, Ehizibue, Ebosele, Lovric, Samardzic e Success. Il centrale sloveno è una certezza ormai della squadra, che senza di lui perde molto in fase difensiva. A centrocampo le due mezzali Lovric e Samardzic hanno ancora ampi margini di miglioramento e rischiano di finire (se non lo sono già) nel taccuino dei dirigenti sportivi delle big italiane e non. Ehizbue ed Ebosele hanno avuto bisogno di tempo per ambientarsi in Italia ma hanno fatto intravedere qualcosa, che potrebbe trasformarsi in potenziale la prossima stagione. Per finire, Success: da primo cambio della coppia Beto-Deulofeu si è ritrovato a dover fare la seconda punta al portoghese, padroneggiando sempre di più nel corso delle partite quel ruolo grazie anche alle sue caratteristiche. All'occorrenza ha fatto anche la prima punta, come contro la Cremonese prima dell'infortunio, comportandosi discretamente bene.
Crescita squadra, quindi, che c'è stata visto che sia in termini di prestazioni che in termini di singoli la rosa è migliorata rispetto allo scorso anno. Passiamo, ora all'ultimo punto.
PROGRAMMAZIONE FUTURA - È chiaro che, per la filosofia del club, qualche prezzo pregiato potrebbe partire questa estate (Udogie è già promesso sposo del Tottenham). Dopo una stagione del genere, nella quale hai assaporato per qualche settimana l'odore di Europa, è inevitabile provare ad ambire a lottare concretamente per quelle posizioni. Qualche acquisto è già stato fatto (Brenner, Matheus Martins e Zemura) ma più che andare a cercare il grande nome sarebbe cruciale provare a trattenere gli elementi pregiati in rosa più allungare la coperta dei ricambi. Qualora si riuscisse a ottenere tutto ciò, la domanda da porsi è: Sottil sarebbe l'uomo giusto per ritornare in Europa? L'Udinese è la seconda squadra nei top 5 campionati (dietro solo al Marsiglia) per numero di reti dei difensori (14) ed è, inoltre, l'unica squadra assieme alla Lazio ad avere 2 centrocampisti con almeno 5 gol e 5 assist. Numeri che fanno capire che il potenziale in questa squadra c'è, forse è solo un po' nascosto: basterebbe, infatti, che ci fosse solo un altro attaccante (assieme a Beto) che vada in doppia cifra, come l'anno scorso Deulofeu (13 gol).
Programmazione futura, quindi, che si organizzerà partendo dalla base: Andrea Sottil come allenatore. Perché diciamocelo: in giro (al momento e a condizioni economiche in linea con l'idea della società) non c'era molto di meglio.