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Udinese, Nani: "Obiettivo chiaro: arrivare il prima possibile a 40 punti"

di Alessandro Vescini

Il Group Technical Director dell'Udinese, Gianluca Nani, ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero Veneto in cui ha commentato l'inizio convincente dei bianconeri in campionato: "Era importante partire bene, ma siamo solo all’inizio e fin dalla ripresa a Parma ci aspettiamo che la squadra migliori, confidando anche nella crescita dei giovani innesti che saranno una grande risorsa. Sintetizzo il detto del poeta inglese Kipling, che invitava a trattare allo stesso modo la sconfitta e la vittoria, definendole due impostori, ma aggiungo anche che il nostro piacere, al momento, è solo nel vedere l’entusiasmo dei nostri tifosi perché noi tutti, come addetti ai lavori, dobbiamo restare sul pezzo. Anzi, dobbiamo farlo adesso più che mai, perché i momenti di eccesso sono pericolosi. Non abbiamo fatto ancora nulla, anche perché il nostro obiettivo è chiaro: arrivare il prima possibile ai 40 punti, e non arrivarci all’ultimo minuto dell’ultima giornata come lo scorso campionato. Poi, quando saremo arrivati, ci metteremo a guardare quante partite mancano, fermo restando che per mentalità Gino Pozzo le vorrebbe vincere tutte, come il sottoscritto e Gokhan Inler che è perfetto nel ruolo di dt. Adesso dobbiamo solo puntare a migliorarci di partita in partita e nella nostra testa deve esserci solo Parma".

Sul gioco di Runjaic e l'inserimento dei nuovi ha poi commentato: "Dobbiamo restare con i piedi per terra. E' un nostro dovere. Il nostro è un progetto lungo che è cominciato con idee chiare e quattro risultati positivi che aiuteranno ad affrontare i tempi duri. I nuovi fisicamente stanno bene e tecnicamente possono inserirsi presto, ma vengono da diversi modi di interpretare il gioco. Sono arrivati giocatori bravissimi che saranno il futuro. Bravo lo stiamo conoscendo e presto vedremo Pizarro. Poi, senza fare torto agli altri, per me Atta farà molto bene, così come Sava. Il mister è molto attento e ci penserà lui. Runjaic sta portando una grande positività che sa trasmettere con concetti chiari. Inoltre ha grandi qualità umane, è umile ed è una persona per bene".

Sul giudizio all'operato in questo calciomercato: "I voti li lasciamo dare agli altri, io poi sono sempre molto critico e cerco di puntare sempre al massimo per alzare l’asticella. Ecco, possiamo dire che puntiamo a migliorarci per alzare l’asticella e che, più o meno, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, quindi direi che è stato un buon mercato. Abbiamo venduto i giocatori che era giusto vendere, quanto a Perez non era un’operazione contemplata e vantaggiosa sia dal punto di vista economico che tecnico. Potevamo aspettare un altro anno, ma quando un giocatore che ha dato molto come Perez ti fa capire insistentemente che vuole andare via, allora è giusto anche lasciarlo partire. La riprova di tutto questo discorso è stato l’arrivo di Tourè alle 23.59 dell’ultimo giorno di mercato, anche perché si era messo di mezzo un club saudita con una buona offerta".

Su Bijol: "Lo consideriamo molto più forte delle cifre che ci offrivano. Jaka è un difensore per un top club, da Premier o per una delle prime tre in Italia. È un grande leader e ha sposato il nostro progetto perché si trova bene con noi. Quindi non è mai stata considerata nessuna offerta per lui, ma neanche per un minuto, così come per Lucca e Thauvin. Li abbiamo messi tecnicamente e mentalmente fuori mercato, così come Kristensen. Interesse dell'Inter? Un giocatore di questo calibro non lo si cede a gennaio, quindi gli diremo di aspettare".

Infine su Sanchez Nani ha concluso: "È già importante per la grande mentalità che ci sta dando. Lo aspettiamo senza fretta, così come Deulofeu che al momento deve solo pensare a stare bene. Ha un rapporto tale col club che non ci saranno problemi per tornare a vestire la nostra maglia".


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