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Udinese, il punto sul ritorno di Pereyra: il tempo comanda l'operazione

di Alessandro Vescini

Tempo, padre tempo. Per quanto riguarda la trattativa intavolata dall'Udinese per il ritorno di Pereyra ci vuole pazienza. Le parti, come vi abbiamo raccontato, si vedono da ormai una settimana (l'ultimo incontro c'è stato nella giornata di mercoledì 30 agosto) e il giocatore sta seriamente valutando l'opportunità di riprendere la sua carriera in bianconero. I friulani lo sanno e, per accontentare Sottil, stanno per chiudere l'arrivo di Payero. Un argentino esclude l'altro? Non esattamente ma, siccome il Tucu ha altre offerte sul tavolo, l'Udinese corre intanto ai ripari. 

Le pretendenti per Pereyra sono poche ma ci sono. La Sampdoria ha alzato l'offerta economica ma l'idea di giocare in Serie B non fa impazzire il giocatore, mentre dall'Arabia Saudita si attende un'offerta irrinunciabile che, al momento, stenta ad arrivare. Rimane poi il Santos, con il dt Gallo che è volato in Europa per parlare direttamente con l'argentino e trasferirsi a giocare in Brasile. Anche per il club bianconero non è un problema esaudire le richieste economiche del classe 1991 che però, come nel caso della Samp, non è molto convinto della destinazione. 

Rimane, infine, l'Udinese. I friulani hanno offerto un ingaggio spalmato su più anni che si aggiri tra i 2 e i 3 milioni ma, come detto prima, serve tempo. Essendo svincolato, il Tucu non ha fretta di prendere una decisione (il mercato dei senza contratto non scade il primo settembre) e vuole valutare bene, anche insieme alla sua famiglia, quale sia la squadra migliore dove continuare la sua carriera. Udine è e rimane casa per Pereyra e i bianconeri sono in vantaggio rispetto alle pretendenti, al momento, e non è da escludere che arrivino due colpi a centrocampo per Sottil. 


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