Udinese, gli Up & Down della settimana: Davis imperioso, neo Scuffet
Un’Udinese in formato big quella portata finora in campo da Runjaic. Un meccanismo di salita che vede come suo motore principale i risultati contro le medio-piccole. Vittoria contro il Cagliari che va quindi (si spera) a scrollare una volta per tutte i problemi sorti nello scorso anno dei bianconeri contro le pari livello, regalando così ai friulani un quarto posto a pari merito con altre tre squadre. Nuovamente, sono stati in molti i bianconeri che meritavano un posto tra i promossi, e andiamo quindi a vedere gli Up&Down della settimana:
UP
Davis: Rete che corona il grande percorso di crescita che sta avendo a Udine l’ex Aston Villa. Runjaic che sceglie di schierarlo per la prima volta dall’inizio accanto a Lucca, una giocata che si rivelerà vincente. L’inglese si completa alla perfezione con il suo compagno di reparto, aggiungendo quel pizzico di tecnica alle manovre portate avanti dai bianconeri. Il doppio passo a uscire su Luperto poi, è pura poesia, con la palla che finisce di destro sotto al sette proprio a sottolineare e a evidenziare una prestazione da numero 9.
Kamara: Una parola per descriverlo: sorpresa, e per spiegarvi il motivo di questo preciso termine scelto, vi racconto a freddo come ho vissuto l’1-0 dell’Udinese. Batte l’angolo Kamara, pallone tagliato forte in area che viene ribattuta dalla difesa del Cagliari nuovamente verso l’esterno bianconero. Come la sfera torna sul mancino dell’ex Watford, mi giro verso i miei amici (che Romanisti e Laziali quali sono, non conoscono appieno le qualità dei nostri) e pronuncio la sentenza: “A rega, questo non sa crossar… GOL!”. Neanche l’avessi detto, Kamara intavola per Lucca uno degli assist più belli del campionato, celebrato oltre che dai tifosi dell’Udinese, anche dai vari appassionati di calcio sui social. Conduce la gara su alti livelli, sia difensivamente che in zona alta, ma è il cioccolatino consegnato al centravanti a descrivere come meglio non si può, l’evoluzione positiva del numero 11.
Touré: Dopo qualche partita di ambientamento, il francese pare aver finalmente ottenuto una titolarità consolidata nei tre di difesa. Il clean sheet portato a casa è merito anche del classe 2003, che aiutato dai suoi 206cm di statura, ha respinto qualsiasi avversario gli si presentasse davanti. Non manca la personalità di percorrere più di qualche metro in avanti palla al piede, il che fa di Touré un’arma aggiunta per Runjaic, che potrebbe dunque sfruttare queste caratteristiche da ariete da sfondamento del francese.
DOWN
Gli infortuni: Le belle prestazioni dai bianconeri stanno mettendo in secondo piano la situazione degli indisponibili in casa friulana. Nonostante infatti le conferme dai vari calciatori arrivate sul campo, disporre di qualche scelta in più gioverebbe sicuramente alle rotazioni all’interno della squadra. Si attende ancora il ritorno sul terreno di gioco con la maglia dell'Udinese del Nino Sanchez, che però pare sempre più essere vicino, con il periodo di rientro ipotizzato per i primi di novembre.
Il caso Scuffet: Nessuno si sarebbe mai immaginato quanto visto al Bluenergy Stadium tra il tifo friulano e l’ormai vecchio beniamino dei tifosi Simone Scuffet. Al ritorno nella sua città natia, il portiere del Cagliari ha deciso di non ricambiare l’affetto rivolto tramite cori dalla Curva Nord, che dopo essersi accorta del distacco emotivo dell’ex bianconero, ha deciso di bersagliarlo lungo tutto l’arco dei novanta minuti.
Lautaro Giannetti: Altra scelta di lasciarlo in panchina, altro segnale mandato da Runjaic all'argentino. Kabasele-Bijol-Touré è in terzetto che convince, al quale si aggiungerà presto il rientrante dall'infortunio Kristensen (senza dimenticare a gennaio Solet). E Giannetti? Deve riconquistarsi il posto, a partire dagli allenamenti in settimana (fondamentali per convincere il tecnico tedesco).