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Udinese, gli Up&Down della settimana: da rivedere i punti di riferimento

di Andrea Bigetti

Gli errori si pagano a caro prezzo, una filosofia dí pensiero con la quale l’Udinese ha dovuto fare i conti nella sesta giornata di campionato. Bianconeri che pur non intavolando la loro migliore prestazione del campionato, sono stati vicini a rallentare la corsa per le prime posizioni dell’Inter, che agevolata dalle sbadataggini dei giocatori in maglia friulana, è riuscita ad acciuffare i 3 punti che servivano a stabilizzare il clima ad Appiano Gentile. Squadra di Runjaic che nonostante il divario sul piano tecnico, ha provato a esprimere il proprio modo di giocare senza abbassare la testa, ma ciò non è risultato sufficiente ai fini del risultato, con l’Udinese che si è dovuta piegare a causa degli errori dei propri singoli. Settimana che vede anche però una buona notizia in casa bianconera: il ritorno con la palla tra i piedi di Gerard Deulofeu. Lo spagnolo ha condiviso su Instagram i primi tocchi con la sfera dopo mesi di solo allenamenti atletici, un messaggio che dà speranza per il rientro in rosa del fuoriclasse ex Barça. Ecco dunque gli Up&Down della settimana:

UP

Lucca: Da titolare a seconda scelta? Macché. Il centravanti dimostra ancora una volta di potersi caricare il peso specifico di una partita sulle sue spalle, e a testimoniarlo è proprio la rete del 2-3 messa in porta dall’italiano. Runjaic gli preferisce Davis, ma nonostante ciò l’ex Ajax entra in campo con la cattiveria che lo contraddistingue. Cavalcata verso la porta di Sommer che ha ricordato il miglior Beto, con Lucca che però a differenza del suo predecessore, sta dimostrando sempre più una smussatura sul piano tecnico, che gli sta garantendo una maggiore importanza nel ricamare il gioco bianconero.

Zemura: Dopo la partita in Coppa Italia contro la Salernitana, l’esterno dello Zimbabwe ha saputo dare continuità alla bella prova vista mercoledì. Dai suoi piedi nasce il cross per il momentaneo pareggio di Kabasele, che raccoglie di testa la pennellata messa in area dal suo compagno. Uno dei più offensivi con la palla al piede fra i suoi, non ha paura di tentare il dribbling, cosa che gli ha permesso più volte di creare superiorità sulla propria fascia di competenza. Ottimo l’ingresso di Zemura nei meccanismi di Runjaic, che ora avrà più di un nome a cui poter affidare le chiavi della linea laterale sinistra bianconera.

Deulofeu: Presente allo stadio in occasione di Udinese-Inter, lo spagnolo continua a lanciare messaggi positivi in vista del suo recupero fisico. È di poco fa la notizia del suo ritorno ad allenarsi -seppur con le dovute precauzioni del caso- con la palla dei piedi, ultima fase di lavoro prima di un ipotetico rientro nell’organico bianconero. Se è vero che il duro lavoro ripaga sempre, speriamo allora di veder tornare Deulofeu quanto prima possibile calcare un campo di Serie A, mostrando a chiunque quanto i sacrifici e il sudore impiegati in questi anni di riabilitazione, siano stati premiati.

DOWN

Okoye: L’errore sul gol di Frattesi non cancella di certo quanto di buono costruito finora in maglia bianconera. Un non-intervento su un pallone scarico di effetto che è valso il vantaggio nerazzurro dopo soli  44,22 secondi, e il conseguente impatto sul piano morale dei suoi compagni. È poi incolpevole sulle altre due reti subite, sulle quali l’estremo difensore è esente da responsabilità. Da evidenziare la parata su Correa a partita ormai finita, che però non cancella l’errore decisivo nella fase d’avvio della gara.

Lovric: Da un suo passaggio di prima sbagliato nasce il contropiede dell’Inter concretizzato al 48’ da Lautaro Martinez. Ad ormai più di un mese dall’inizio del campionato, il centrocampista bianconero appare ancora in difficoltà nell’adattarsi ai dettami tattici di Runjaic, che non esita a sostituirlo dopo 60 giri d’orologio. Partita dello sloveno che ha visto la sua sliding door al 34esimo, con il numero 8 che ha visto togliersi la gioia del gol per via dell’intervento miracoloso di Dimarco. Rimane solo questo però l’unico highlight positivo della sua gara, ancora una volta giocata sottotono.

Bijol: Con un retino nella mano, l’istantanea del liscio clamoroso sullo spiovente indirizzato a Thuram avrebbe fatto pensare ad un’allegra giornata alla caccia di farfalle nella pianura friulana, ma purtroppo la realtà è spesso crudele: 1-2 Inter e conseguente figuraccia del difensore bianconero. Cosa stia accadendo con il decorrere delle giornate allo sloveno è del tutto inaspettato, con il numero 29 che sta affrontando un pesante calo a livello di prestazioni che finora non era mai stata messa a referto. Poche garanzie lì dietro e un costante ritardo di marcatura hanno contribuito alla brutta uscita di Bijol, che contro il Lecce è chiamato al riscatto.


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