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Udinese, gli Up&Down della settimana: Brenner decisivo, ma ora c’è la sosta

di Andrea Bigetti

Un'Udinese in netta ripresa rispetto a quella della scorsa stagione, con i bianconeri che hanno chiuso come primi in classifica a tre giornate dall'inizio del campionato. Certo, come dice il proverbio i conti bisogna farli con l'oste, ma se l'andazzo delle prestazioni durante l'anno ricalcheranno quelle viste finora, scamperemo di sicuro tutto lo stress provato nel corso della passata stagione. I meriti vanno sicuramente a Runjaic, che è riuscito a valorizzare i giocatori già presenti in rosa, e a far inserire nei suoi meccanismi anche volti nuovi, si veda Karlstrom. Contro il Como è stata una partita dove ogni bianconero è riuscito a dare il proprio apporto, ma anche in una marea di sufficienze qualcosa da migliorare resta sempre. Ecco dunque gli Up&Down della settimana:

UP

Bijol: Se Massimo Troisi ricominciava da tre, la difesa dell’Udinese invece ricomincia Bijol. Una prestazione sontuosa da parte del centrale sloveno, che grazie alle sue chiusure ed intercettazioni non ha fatto minimamente sentire il peso dell’assenza di Perez. Asfissiante nella marcatura sui due centravanti del Como, si concede anche qualche giocata fuori dalla sua confort zone, in stile Calafiori al Bologna. Il vero acquisto per il reparto arretrato si conferma dunque essere la conferma di Bijol nel terzetto di difesa. Transenna abbassata per i giocatori del Como, dallo sloveno non si passa.

Ehizibue: Finalmente l’esterno bianconero è riuscito a sfruttare le sue qualità, risultando decisivo per la vittoria friulana. Partita dell’olandese che può essere suddivisa in tre spotlight: l’assist per Brenner, l’inserimento con il conseguente quasi-assist per Bravo e il pallone intercettato quasi sulla linea nel recupero. Gara giocata bene sui due fronti, e che è valsa la nomina del man of the match per il laterale ex Colonia.

Brenner: "Wurde auch Zeit!" avrebbe detto il tedesco Nietzsche a chiunque avesse abbracciato la sua filosofia del divenire, e ci uniamo anche noi al suo “Era ora” guardando alle ultime prestazioni di Brenner, in costante evoluzione. Già l’uscita con la Lazio aveva mostrato l’altro lato della medaglia del brasiliano, più creativo e meno scolastico nelle giocate. Un’imprevedibilità che è mancata all’Udinese dello scorso anno che ora può riporre la propria fiducia sui piedi dell’ex Cincinnati. Per il gol del vantaggio sfrutta tutta la sua elasticità, infilando Reina sulla sua destra in acrobazia. 

DOWN

La sosta Nazionali: In queste prime giornate di campionato, l’Udinese ha ritrovato un ritmo che mancava da molto, che si va ora a bloccare a causa della pausa delle Nazionali. Un’interruzione che ci auguriamo non causi rallentamenti al rodaggio della squadra di Runjaic, che pare aver dato il via ad una macchina quasi perfetta.

Prontera: Molti giornali si sono scagliati contro l’arbitraggio, accusando il direttore di gara di aver assunto nel corso della partita decisioni con metro di giudizio diverso. Manca forse il calcio di rigore su Thauvin, ed è dubbio ciò che è successo in area sul tocco di mano di Payero, ma ciò che non hanno proprio mandato giù i tifosi sono stati gli oltre 10 minuti fatti giocare oltre il 90’. Inizialmente infatti, Prontera aveva indicato un extra time di 7 giri d’orologio, che però a causa della review del penalty sono stati allungati. Un supplemento eccessivo, che ha tenuto col fiato sospeso i presenti al Bluenergy Stadium.

Payero: Non vanno attribuite colpe al centrocampista sul calcio di rigore procurato, ma piuttosto su ciò che il calciatore ha portato in campo dal suo ingresso: veramente poco. Inserito da Runjaic per garantire quantità in mezzo al campo, fatica ad inserirsi nei meccanismi e al ritmo di gioco, rimanendo dunque al di fuori dalla cabina di regia per lui riservata.


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