Udinese: ecco perché non rischia la retrocessione
Dopo la vittoria, decisiva, sugli estensi di Semplici si è subito sparsa l’accreditata voce della salvezza ormai acquisita da parte della squadra di Tudor.
Ieri, invece, qualche scheggia impazzita ha fatto notare che una goleada genoana a Firenze, con contestuale sconfitta udinese a Cagliari e vittoria empolese a San Siro (dando il Bologna per salvo) retroceda proprio i bianconeri al terz’ultimo posto della classifica avulsa ‘a tre’.
Cerco di chiarire perché non sia così.
I criteri della classifica avulsa sono:
a) Punti negli scontri diretti;
b) Differenza reti negli scontri diretti;
c) Differenza reti generale;
d) Reti totali realizzate in campionato;
e) Sorteggio.
Prendiamo il caso, citato dalle suddette apocalittiche fonti, di Udinese, Fiorentina e Genoa a pari punti (40) alla 38esima giornata. Se il Genoa vincesse a Firenze, tutte e tre le squadre vanterebbero 5 punti nella classifica avulsa (Udinese-Genoa 2-2 e 2-0; Udinese-Fiorentina 0-1 e 1-1; Fiorentina-Genoa 0-0 e x-x+y). Per cui si dovrebbe passare al criterio b).
Udinese ha una differenza reti definita di +1; la Fiorentina una parziale di +1, il Genoa di -2. Un amico mi ha sapidamente fatto notare la figura di ‘menta’ che avremmo fatto noi sicumeri della salvezza, dato che una vittoria 3-0 del Genoa al Franchi avrebbe spedito l’Udinese all’ultimo posto. Errore: in questo caso la differenza reti reciterebbe Udinese +1, Fiorentina -2 e Genoa +1 quindi Viola in B. Tutto perché chi non assevera la tesi che sosteniamo non tiene conto del criterio b) andando direttamente al c).
Mi spiace, amici miei: stavolta, mi duole dirlo, la figuraccia l’avete fatta voi. Bastava andare sul sito della Lega per prendere nota della regola per poter dormire sonni tranquilli. O agitati, dipende da come la si veda.