Udinese, cos'hai che non va? Sei punti sui quali ragionare
La sconfitta di Roma contro la Lazio è stata difficile da digerire,l 'ennesima prestazione senza carattere della squadra bianconera ha evidenziato sei punti sui quali ragionare.
CONTINUITÀ
Il primo punto è sicuramente la continuità, trasversalmente intesa come la capacità di questa squadra di produrre una serie consecutiva di buone prestazioni. Non necessariamente intese come conquista di punti, piuttosto la domanda si focalizza sul perché questa squadra non riesca a seguire un idea di gioco precisa basata su schemi fondamentali e non frutto di casualità o determinati dalla giocata di qualità del singolo. Manca cinismo, voglia di andare sotto porta, manca attenzione e programmazione sulle fasi.
GRUPPO
Altro punto che ritengo sia fondamentale analizzare è la presenza di un gruppo vero ed affiatato. La rosa presenta delle buone individualità, è palese che manchino delle figure d'esempio, dei trascinatori. Se dovessi ad oggi indicare dei leader non ne sarei capace, l'idea è che questa squadra non sia amalgamata, che non ci siano degli obbiettivi comuni. Le voci di mercato probabilmente interessano e catturano l'attenzione dei cedibili molto più che il progetto societario.
REPARTI
Tutti i reparti che compongono la rosa hanno delle evidenti difficoltà di concentrazione sul lungo periodo e probabilmente anche sotto l'aspetto della comunicazione. Se la manovra di gioco non passa per tutti i reparti, ed ogni fase (difesa, centrocampo, attacco) lavora singolarmente ciò che si ottiene non può avere sicuramente nulla di omogeneo e continuativo. La mancanza di comunicazione tra i reparti produce distanza, e ciò permette agli avversari di rendersi pericolosi ad ogni cambio d'ampiezza e profondità. Se poi ci si trova ad affrontare squadre più dotate tecnicamente e veloci nel modificare le posizioni in relazione alla struttura dell'Udinese il caos é presto servito.
ALLENATORE
La situazione in casa Udinese da l'idea di essere confusa non solo per i tifosi ma anche tra gli addetti ai lavori. Come può essere possibile che una società di serie A non abbia la programmazione necessaria per far fronte ad un cambio di allenatore? Come è possibile che si affidi la squadra ad una persona che ha specificatamente dichiarato di non volere la guida tecnica? Sicuramente per giocatori ed ambiente questa non può essere una soluzione sostenibile, né psicologicamente né tatticamente. L'esonero di Tudor ha riportato alla titolarità giocatori che hanno giocato pochissimo, altri invece sono stati totalmente affossati. È possibile che in questa squadra non ci sia distinzione tra titolari e riserve? Le risposte che tirano in ballo la competitività tra i membri della rosa non convince più nessuno.
RISPOSTE
Le risposte verbali e pratiche ai tifosi mancano da tempo, sia sul progetto inteso come crescita e raggiungimento di obiettivi precisi sia sul ruolo che determinati giocatori hanno. Lasagna, Teodorczyk , Fofana, Larsen, Ter Avest. Quali siano le intenzioni societarie per questi giocatori non ci è dato saperlo, ciò che è certo è che alcuni di questi dovranno sicuramente lasciare la squadra per far posto ad atleti più decisivi, motivati e con caratteristiche diverse. Personalmente credo sia l'unico modo per cambiare passo e permettere di aumentare la competitività in rosa.
Risposte si attendono anche dalle situazioni di Pussetto e De Paul, i due argentini sembra stiano vivendo una prima parte di stagione assai complicata, stupisce come due pedine così importanti non riescano ad essere decisive e portare un contributo importante sotto l'aspetto della creatività e del gioco.
MERCATO
Concludo con il mercato. Tra giocatori svogliati, rose incomplete e situazioni da sistemare probabilmente sarà necessario svolgere delle manovre radicali sul mercato, personalmente credo che l'unica maniera per dare una sterzata decisiva a questa situazione sia l'integrazione in rosa di profili con caratteristiche diverse e conseguentemente la cessione degli esuberi, che, per qualità tecniche, per caratteristiche o per motivazioni personali non possono più rientrare in un progetto che fino a questo punto non ha fornito i risultati sperati e pianificati.