Udinese: com'è andato il debutto di Rui Modesto, Toure, Atta e Pizarro
Al di là del risultato, un 1-1 senza troppe emozioni contro il Koper, l'amichevole è stata importante per Kosta Runjaic per valutare i 4 nuovi arrivi (oltre a Sava che era indisponibile perché convocato dalla Romania) che ancora non erano scesi in campo con l'Udinese.
Rui Modesto ha subito avuto un impatto positivo all'interno del match con sgroppate sulla corsia di destra e tanta voglia di attaccare. I compagni lo hanno cercato e servito spesso e l'ex AIK ha sempre avuto un atteggiamento propositivo quando i bianconeri erano in possesso di palla. Diverso invece l'atteggiamento difensivo. Dalla sua parte è arrivato il gol del Koper dopo che era già da diversi minuto che gli sloveni avevano capito che potevano sfruttare gli spazi lasciati vuoti dalla mancata copertura di Modesto. Tutto sommato però la prestazione fa ben sperare, soprattutto perché l'esterno ha quelle caratteristiche che tanto cerca Runjaic per il suo gioco.
Isaak Touré invece si è candidato a ruolo di terzo di sinistra della nuova difesa da costruire bianconera. Prepotenza fisica, manco a dirlo, una discreta tecnica che gli permette di non andare in difficoltà quando in possesso ma soprattutto la spensieratezza di avanzare palla al piede se non marcato. Un mix, decisamente acerbo ancora, che però dà a Runjaic il possibile mancino che mancava dietro. Rimane la curiosità di vederlo nelle situazioni di palla inattiva, visti i suoi 206 centimetri che devono diventare un fattore in più per i friulani.
Arhur Atta ha una struttura fisica importante, che gli permetterebbe di essere dominante in mezzo al campo se riuscisse ad abbinare condizione atletica e padronanza tecnica. La partita contro il Koper non è di certo stato il miglior modo per valutarlo però a tratti è parso avulso dal ritmo di gara e le volte che riceveva la palla aveva sempre quel mezzo tempo di gioco di ritardo che non velocizzava la manovra dell'Udinese. Tutte considerazioni cristallizzate al momento, in attesa di vederlo in campo con un maggior minutaggio e in un match ufficiale.
Damian Pizarro era di certo il giocatore sul quale c'era maggiore curiosità. Un 9 che può giocare anche in coppia: una buona indicazione per Runjaic che ora dovrà vedere come sfruttarlo al meglio. Il suo fisico gli permette di reggere agli urti dei duelli con i difensori ma il cileno ha mostrato a tratti anche la tecnica necessaria per dialogare nello stretto e saltare l'avversario per creare superiorità numerica. Un diamante grezzo, per dirla alla Sanchez, sul quale però ci si può lavorare.