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Udinese, Cioffi: "Rivedo me in questa squadra: umili ma coraggiosi"

di Alessandro Vescini

Ospite a Udinese Tonight l'allenatore dell'Udinese Gabriele Cioffi ha commentato cosa di positivo c'è stato nel pareggio casalingo contro l'Atalanta: "Ci sono tanti aspetti positivi anche se riguardando la gara fino all'81esimo speravo cambiasse il risultato poi arrivati al 92esimo ho spento la tv e sono andato a pranzo (ride ndr.). Rivedo me in questa squadra, com'è l'approccio in settimana. Umili ma coraggiosi, poi quando cominciano a usare le parole che io uso vuol dire che li hai presi ed è contagiosa come cosa. Ci riposiamo ora durante la sosta e siamo pronti a ripartire sapendo che non abbiamo ancora fatto nulla. I senatori andavano de-responsabilizzati, per questo motivo ho preso la scelta di far giocare i giovani in Coppa Italia. È stato un azzardo ma la loro prestazione ha fatto sì che non si sentissero meno soli". 

Un'Udinese completamente cambiata rispetto alla gestione Sottil. "Come ho fatto? Ho guardato e ascoltato responsabilizzando e dando la possibilità ai giocatori di esprimersi - ha spiegato Cioffi -. Sono stato fortunato di aver trovato un terreno fertile. Per lavorare c'era poco tempo, la strategia che ho usato sono stati i video più il dialogo ma quando hai i giocatori di livello è immediato l'apprendimento. Poi c'è sempre un pizzico di fortuna. L'esperienza mi dice che qui pensi a far l'allenatore e basta, tante dinamiche non ti interessano e toccano quindi ti concentri solo sulla squadra. Il compito dell'allenatore è innescare qualcosa che riconosce ma i giocatori questo valore ce lo hanno sempre avuto". 

Bianconeri che ancora faticano a segnare con le punte ma per l'allenatore friulano specifica: "Problema gol? La situazione è risolta perché gli attaccanti faranno gol ma si devono sbloccare. È un momento in cui non arrivano ma fa parte del periodo di un attaccante, sta a noi andarli a raccattare da altre parti. Sul rigore abbiamo più tiratori. In questo caso erano Isaac e Tucu, non so come sia andata ma credo sia stato Pereyra a concedergli di tirare. Oggi non gliel'ho chiesto perché volevo aspettare mercoledì ma se ha fatto così ha fatto bene perché il rigore è gol: picchia il centimetro del palo interno. Isaac è un rigorista perché in allenamento fa sempre gol. Nel dna non ha venti gol ma dieci sì".

Cioffi ha parlato anche di Ferreira, uno dei migliori in campo contro l'Atalanta: "Joao nasce come terzino adattato poi come quinto. Domenica ho deciso di fare una catena per andare a mettere in difficoltà l'Atalanta. Gli viene naturale toccare la palla, ero sicuro facesse bene ma non mi aspettavo di così alto livello. Non farò il nome ma un giocatore dopo la gara mi è venuto a dire 'ora avrai un bel problema su chi fare giocare in difesa' e io ho risposto 'Ben vengano questi problemi'. Quale sarà il suo ruolo ora? Chi lo sa". 

"Io sto penalizzando tanti giocatori, in primis Zarraga ma anche Lucca o altri giovani per scelte tecniche. Nell'allenamento di stamattina però sono andati fortissimo e sarà compito mio tenerli affamati - ha dichiarato Cioffi sui singoli -. Prima o poi saranno i titolari del domani perché una febbre, un infortunio o una squalifica diventa una porta che può essere sfruttata in portone. Zarraga per caratteristiche viene penalizzato come Pafundi per il gioco che stiamo facendo adesso ma sono convinto che daranno un gran contributo nei mesi a venire. Lucca ha 13 gol in stagione, ha dimostrato di poter essere il capocannoniere dell'Udinese e starà a me valorizzarlo e a lui farsi trovare con atteggiamenti giusti. Con Samardzic abbiamo fatto un giochino: se non va forte ci sono giocatori per sostituirlo, per questo ha alzato il suo standard. Contro l'Atalanta oltre al sacrificio ho visto anche una partita che è del suo livello. Masina sta bene ma per scelta tecnica è rimasto fuori. È in grande ripresa e in condizione. È stata una mia scelta lasciarlo in panchina, come quella di far entrare Kristensen. Poi però quando stamattina l'ho visto arrabbiato (e giustamente) ma si è allenato come un ragazzino di 18 anni e in più si è fermato anche a fine allenamento per far vedere dei lavori individuali a Guessand, lì capisci che sta dando il 110%. Il loro essere uomini si unisce al loro essere calciatori ed è questo che ci farà tirare fuori da questa situazione". 

In conclusione Cioffi ha parlato delle altre offerte ricevute prima di ritornare in bianconero: "Le offerte che ho avuto da gennaio sono state dall'Egitto, Indonesia, Ungheria e ultima in Arabia per la quale avrei firmato per definire gli ultimi dettagli. Mia moglie mi fa 'Devi decidere se per guadagnare facendo l'allenatore o fare l'allenatore per soldi'. Ho deciso di dormirci su e poi il giorno dopo mi ha chiamato l'Udinese. Appena arrivata la telefonata ho pensato 'Che culo'. A Verona ho vissuto un'esperienza difficile, credo sia stato un fallimento per tutte e due". 


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