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Udinese, blocco difensivo difficile da superare: Runjaic ha trovato la sua solidità

di Alessandro Vescini

Dopo l'esordio a Bologna erano cominciati ad arrivare i primi malumori in merito alla fase difensiva dell'Udinese, che tanto aveva concesso ai rossoblù. Con una idea di gioco così propositiva ci poteva essere il rischio infatti che i tre dietro soffrissero molto il campo aperto e la linea alta (cosa che in parte si era appunto vista al Dall'Ara). Con la rapidità degli esterni della Lazio la situazione poteva ripetersi anche al Bluenergy Stadium, invece Runjaic ha trovato un equilibrio di interpreti e posizioni che ha permesso a Perez-Bijol-Giannetti di essere una difesa davvero difficile da superare. 

La prima soluzione è stata quella di inserire Karlstrom come mediano che con aggressività e ordine ha fatto da filtro alle azioni dei biancocelesti (mai realmente pericolosi nella parte centrale del campo). Non è un caso che siano stati 96 i passaggi riusciti dei giocatori di Baroni dalla trequarti in poi. Di questo ne ha beneficiato anche Okoye che si è dovuto "solo" preoccupare delle uscite alte. 

La seconda soluzione è rappresentata da Giannetti come braccetto. Abile nell'uno contro uno, l'argentino spesso cerca l'anticipo sul diretto avversario permettendo a Bijol e Perez di giocare sulla seconda palla. Così facendo diventa difficile per gli attaccanti provare a superare la difesa bianconera, che è chiamata a un grosso sforzo fisico ma sta dimostrando di avere solidità e permettere alla squadra di giocare con la linea alta per una aggressione veloce della palla (come si è visto molto bene nei primi minuti con la Lazio). Perez, Bijol e Giannetti: Runjaic ha trovato la sua solidità. Kristensen avvisato. 


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