Tudor e un paio di rientri dai prestiti che potrebbero far comodo
Alla fine la scelta più logica è arrivata a compimento e Igor Tudor siederà per un altro anno sulla panchina dell'Udinese. Trovato l'allenatore c'è da rivedere il comparto staff, dirigenziale e della rosa. Tralasciando i primi due, andiamo un secondo a vedere l'ultimo punto. Trovate la lucida analisi sulla squadra a disposizione fatta dal nostro Jessy Specogna sfogliando le pagine del sito (per i meno avvezzi, cliccate qui: https://www.tuttoudinese.it/primo-piano/il-punto-sulla-rosa-da-chi-resta-a-chi-invece-potrebbe-partire-o-arrivare-68783). Tra i vari prestiti rientreranno anche un paio di elementi che, per la mentalità del tecnico croato, potrebbero tornare molto utili, ovvero Mamadou Coulibaly e, soprattutto Andrija Balic.
Il primo è stato ceduto in prestito per sei mesi al Carpi dopo un girone d'andata dove fondamentalmente è rimasto a guardare. Il ragazzo ha fisicità, velocità ed esplositività, caratteristiche che a Tudor piacciono e che i soli Fofana e Badu attualmente hanno in rosa. Senza contare il tiro dalla distanza, che gli hanno permesso di andare a referto un paio di volte. Nella conferma di un eventuale 3-5-2 l'ex Pescara potrebbe risultare molto utile perchè rispecchia il modo d'essere del mister. Se poi l'ivoriano e il ghanese dovesseeo partire allora avrebbe molto spazio e potrebbe farci vedere di che pasta è fatto, prima di andare a pensare ad acquisti e soldi magari da buttare in giocatori che poi non rispettano le aspettative.
Il mirino però è su un ragazzo in particolare ed è croato e no, non è Perica, che, almeno apparentemente, non piacque troppo nemmeno a Tudor in quelle quattro partite in cui ci salvò due anni fa. Parliamo ovviamente di Andrija Balic, il tanto atteso "Pirlo dei Balcani" che mai praticamente abbiamo visto e che non è mai riuscito a farsi notare, finendo nel dimenticatoio praticamente di tutti i mister che lo hanno avuto. Igor Tudor però lo ha avuto già in Croazia, lo ha allenato, sa quali sono le sue caratteristiche, con pregi e difetti, nelle poche partite in cui lo ha avuto lo ha provato in diversi ruoli, dandogli spazio e fiducia. Il piede c'è, la testa pure, il coraggio meno, ma l'ex Juve sa eccome come infondere coraggio. De Paul sarà ceduto, per quanto riguarda Lasagna non si sa cosa succederà, Barak dovrà iniziare una lunga fase di recupero, chissà che alla fine oltre alla conferma del tecnico croato (arrivata con un anno di ritardo) non arrivi la riscoperta di un altro elemento dell'Udinese (con qualche anno di ritardo in più, ma meglio tardi che mai).