Top&Flop - L’Udinese tra sorprese e delusioni
Siamo quasi giunti a Natale e la Serie A si ferma per circa quindici giorni. Tempo di riposo, quindi, per giocatori e allenatori, ma anche tempo di bilanci. Nonostante non sia ancora finito il girone d’andata (mancano infatti due partite), si possono comunque trarre le prime conclusioni di questi mesi per capire quali sono i giocatori che hanno reso più delle aspettative e quelli che l’hanno fatto meno.
Per quanto riguarda l’Udinese si possono trovare numerosi interpreti della seconda categoria: sono molti, infatti, i giocatori ad aver deluso per il loro rendimento. Diversa la situazione sorprese, invece, dove sostanzialmente è un solo giocatore a potersi considerare tale. A mio avviso tale giocatore è Emmanuel Badu, ghanese classe 1990 che in questa prima parte di stagione si sta rivelando come il vero e proprio uomo in più della squadra friulana. E non a caso sono già diversi mesi che il suo nome viene accostato ad alcuni dei club più prestigiosi al mondo.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di motivare la scelta. Il centrale ormai veterano dei colori bianconeri (per lui questa è la settima stagione in Friuli) ha disputato 15 partite sulle 17 totali in Campionato, saltandone due a causa di infortuni; in queste partite, Badu ha giocato in 12 occasioni per tutti i novanta minuti. In questi sette anni l’utilizzo del numero 7 è stato un costante crescendo: 5 presenze nel 09/10, 8 nel 10/11, 15 nell’11/12, 27 nel 12/13, 37 nel 12/14 e infine una leggera flessione nella stagione 14/15 con 28 presenze.
Il dato che salta di più all’occhio però, restano sempre nei dati prettamente numerici, è quello dei gol: sono già tre le reti realizzate dal ghanese, che ha un record di cinque nella stagione 2013/2014 e un totale di nove con i colori bianconeri. Ma i numeri non bastano sempre a spiegare tutto, e chi ha potuto guardare le partite dell’Udinese in questa stagione sa quanto Badu abbia fatto la differenza in mezzo al campo.
Passando ora ai flop, come detto in precedenza la gamma di giocatori da cui scegliere è molto ampia e la decisione risulta quindi difficile. Per diversi motivi, e ognuno giustificato, si possono inserire nella lista Heurtaux, Domizzi, Kone, Edenilson, Bruno Fernandes, Marquinho. Essendo la lista numerosa, ho deciso di prendere in considerazione i due giocatori che a mio avviso hanno reso molto più al di sotto delle aspettative rispetto a tutti gli altri. Mi riferisco a Bruno Fernandes ed Edenilson. Il portoghese, nonostante sia un classe ’94, era arrivato in Friuli nell’estate del 2013 con la nomea di piccolo prodigio. E, nonostante non sia mai stato uno di quei giocatori pronti a fare la differenza, qualche numero l’ha sempre portato a casa. Ad esempio, nelle due precedenti stagioni a Udine Fernandes ha collezionato otto gol tra Campionato e Coppa Italia conditi da addirittura nove assist. Il primo anno il nazionale portoghese ha giocato 1553 minuti, l’anno seguente 1605. In questa stagione siamo già a quota 904, quindi più della metà in meno di metà stagione. Ma di assist e gol, neanche l’ombra. Non solo, ma come nel caso di Badu chi ha potuto seguire le partite avrà notato come il più delle volte il gioco del portoghese sia stato evanescente, fine a se stesso, il più delle volte dannoso per il resto della squadra. Così come gli errori: troppo evidenti per uno che, comunque, è al terzo anno di Serie A e ha giocato quasi 70 partite.
Per quanto riguarda Edenilson, invece, la scelta è dettata più che dai numeri dalle aspettative che si avevano sul giocatore. Dopo un anno di prestito al Genoa, in cui si è comportato discretamente bene, il brasiliano era arrivato a Udine in estate per essere l’uomo in più sulla corsia di destra della formazione di Colantuono. Alla luce delle prestazioni, al momento tutto questo è venuto meno. L’ex Corinthias, infatti, non ha mai dato l’impressione di essere determinante nella sua zona di competenza; al contrario si è mostrato troppo impreciso in certi frangenti e, nonostante non abbia mai inciso in maniera pesantemente negativa, questo ha influito parecchio sulla scelta di inserirlo nei flop. Anche perché di tempo a disposizione per dimostrare qualcosa di veramente buono ne ha avuto parecchio, dato che con 1494 minuti è il terzo bianconero più utilizzato in stagione (dopo Karnezis e Danilo).