Thereau senza limiti: è lui il nuovo faro bianconero
L’uomo copertina è ancora lui, Cyril Thereau. Non ci sono dubbi: da metà ottobre è apparso un giocatore trasformato e non solo per il rendimento stratosferico in termini di gol. Le otto reti sono importantissime per il peso specifico nelle 14 gare disputate dal campione transalpino. Il numero 77 ha iniziato a colpire duro contro il Pescara, in uno scontro diretto per il raggiungimento della salvezza. È stata sua la doppietta che ha messo KO gli abruzzesi. Suo il guizzo del pareggio a Palermo, in un primo tempo difficile. Sempre di stampo francese il sigillo contro il Torino, con un colpo di testa imperioso e prezioso per il pareggio finale. Stesso discorso nella sfida del “Ferraris”, con la sua stoccata di destro a beffare Perin ed il Genoa, portando momentaneamente avanti l’Udinese. Dopo una mini crisi corale, la squadra friulana è tornata a vincere, trascinata casualmente dalle perle di Cyril. Prima contro l’Atalanta ed ora contro il Crotone. Quando l’attaccante bianconero ha trovato la via del gol, la formazione di Delneri ha sempre fatto punti. Non è una coincidenza, semplicemente è un dato che ribadisce quanto sia fondamentale il contributo di Thereau alla causa.
Ormai non ci sono dubbi: il vero trascinatore è lui. Il paragone con Di Natale non è più così scomodo. Rispetto agli scorsi anni, l’ex Chievo Verona è più attento ai dettagli, si adatta ad ogni situazione, sa leggere al meglio gli sviluppi della gara. Delneri è stato bravo a non ingabbiarlo in schemi precisi, lasciandolo svariare, lasciando al giocatore classe 1984 la decisione di disporsi campo come meglio crede in base al trascorrere degli eventi. Non è anarchia, ma fiducia reciproca ed un riconoscimento del talento del francese da parte del tecnico. Thereau appartiene a quel gruppo di calciatori capaci di interpretare lo sviluppo del match e di sapersi schierare per rendersi utile. È una qualità unica, che in pochi possiedono. Lui sta ripagando questa libertà d’azione con prestazioni importanti. Un segno di maturità e di consapevolezza dei propri mezzi evidente. Finché persisterà questo stato di grazia, l’Udinese potrà dormire sonni tranquilli. Con un trascinatore così nulla è impossibile.