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Thauvin l'arma in più per Cioffi? Può essere lui la svolta

di Andrea Bigetti

La partita contro il Monza, oltre a lasciare l’ormai caro amaro in bocca, ha messo in risalto la prestazione di un giocatore in particolare, Florian Thauvin.

Si è trattata infatti di una delle sue migliori partite da quando indossa il bianconero, impreziosita da tocchi di di classe e una ritrovata velocità in dribbling. Insomma, lampi di un Thauvin che fino a non troppo tempo fa potevano essere ripescati solo in qualche video compilation delle sue partite a Marsiglia. Il Florian, amato in Francia e campione del mondo, si sta via via ritrovando.

Rimasto ai margini degli iniziali undici di partenza targati Cioffi, il numero 26 ha convinto sempre di più, dimostrando di potersi riguadagnare la titolarità che con Sottil gli era stata da tempo garantita. Si rumoreggiava riguardo un suo ritorno nella sessione di gennaio nel campionato francese, ma nonostante ciò (e i desideri mai celati nel desiderare giocare di nuovo in patria), Thauvin è sempre rimasto con la testa a Udine, consapevole di poter essere ancora decisivo.

Già contro i brianzoli gli era stato ritagliato nel campo uno spazio ad hoc, dove poteva sprigionare tutto il proprio estro e qualità, ed ora, con il Tucu infortunato e Brenner ancora indietro nelle gerarchie, una sua ricandidatura nel ruolo di fantasista è quasi scontata. Un valore aggiunto dunque su cui poter contare lunedì a Torino, palcoscenico di prestigio dove il francese può ancora una volta spolverare le sue giocate da cineteca.


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