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Tanti dubbi per Velazquez contro il Chievo, il Don dovrà giocarsi bene le sue carte

di Davide Marchiol

5 punti in 4 partite. Non male come bottino, soprattutto calcolando che un punto è arrivato contro una neopromossa (mentre l'anno scorso contro la SPAL arrivò una sconfitta) e un altro contro il Torino (che fece terra bruciata in Friuli con un pirotecnico 2-3). Ora però arriva un crocevia veramente importante. Si può dire che tutte le partite partono dallo 0-0, ma il calendario post Chievo è a dir poco scottante. Arriverà alla Dacia Arena la Lazio, poi si andrà in casa di un Bologna che potrebbe avere un bisogno disperato di punti, per poi avere la doppietta micidiale rappresentata da Juventus e Napoli, le due squadre che, attualmente, si stanno giocando lo Scudetto. Dunque ci sarà poco da scherzare al Bentegodi, bisognerà fare punti, perchè il rischio di racimolare poco tra fine settembre e inizio ottobre c'è, è innegabile. Proprio per questo motivo mister Velazquez dovrà riflettere sul come giocarsi le sue carte.

Il Chievo vive inevitabilmente una situazione particolare, visto che, con la penalizzazione di 3 punti subita, si trova attualmente in fondo alla classifica con un -1. Una squadra che forse non ha individualità eclatanti, ma che in queste quattro giornate ha messo in campo una grinta non indifferente. Tralasciando il 6-1 con la Fiorentina, classificabile come incidente di percorso, contro la Juventus stava arrivando un incredibile pareggio, mentre la Roma ha impattato sui clivensi all'Olimpico dopo essere andata sopra di ben due reti. Una squadra quella di D'Anna dunque che non molla mai. Quello con l'Udinese sarà il primo scontro salvezza casalingo e di certo ci sarà tutta la voglia di ottenere la prima vittoria in campionato, anche calcolando che il match salvezza contro l'Empoli è finito 0-0.

Mister Velazquez, dopo i match contro Fiorentina e Torino, dovrà fare delle attente riflessioni. Il gioco fatto di contrazioni e ripartenze fulminanti potrebbe non funzionare contro una squadra meno blasonata. Inoltre ci sono da valutare le condizioni di Lasagna e Behrami, più il ballottaggio sugli esterni tra Machis e Pussetto. Forse Julio scioglierà qualche nodo già in conferenza stampa, ma è chiaro che già solo i problemi di Valon costiuscono un grosso dilemma. Si potrebbe infatti tornare al centrocampo a 2, vista l'assenza di un sostituto vero e proprio, con tutti i rischi legati all'attacco annessi e connessi. I bianconeri infatti hanno fatto molta difficoltà a segnare con il 4-2-3-1, soprattutto per un Lasagna che in campo sembra svagato. Qualche problema anche per KL15, qualcuno ipotizza l'esordio dal primo minuto di Teodorczyk, che, con le sue sportellate e la sua apertura per Machis contro il Torino, ha convinto più o meno tutti. Per quanto riguarda il ballottaggio tra il venezuelano e Pussetto, deciderà il mister, in base alla partita che vorrà fare e allo stato di forma dei due. Per il resto non sembrano esserci altri grandi dubbi di formazione, con Scuffet che sembra ormai essersi preso la porta definitivamente.


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