Stramaccioni: "Quagliarella? Difficile che il Torino lo ceda. Il prossimo anno punteremo all'Europa"
In occasione della visita a Il Messaggero Veneto, il mister dell'Udinese Andrea Stramaccioni ne ha approfittato per rispondere alla domande dei sostenitori bianconeri via Twitter all'hashtag #diteloastrama.
Cosa ha pensato vedendo Muriel segnare con la maglia della Samp?
"Il mio giudizio su Muriel è positivo. Con me è stato sfortunato perchè ha avuto tre grandi infortuni. Nessun rammarico, comunque, l’offerta economica per la sua cessione era vantaggiosa".
In tanti a Udine gradirebbero il ritorno di Quagliarella. Sarebbe l’uomo giusto se Di Natale lasciasse?
"Ho sentito spesso Totò parlare bene di Fabio. Lui è un giocatore del Toro e difficilmente Cairo si priverà di lui".
Fino a che punto è decisivo il progetto stadio? Quanti punti può portare?
"Alla base del progetto stadio c’è un lavoro qualificato di professionisti orientato alla valorizzazione di tutte le eccellenze del territorio friulano ed è per questo che l’Udinese si è affidata a società come Larry Smith e che il progetto ha suscitato l’interesse di gruppi leader nel settore come Infront, Igs e Wanda. Io credo che possa portare molti punti".
É vero che è stato contattato da Fiorentina e Napoli?
"La mia intenzione è cercare di fare quello per cui la proprietà mi ha contatto: costruire in due anni un nuovo ciclo. Le mie energie sono tutte concentrate in questo senso".
.Se avesse fatto il calciatore poi avrebbe comunque intrapreso la carriera di allenatore?
"É una domanda che mi sono fatto spesso e non mi sono mai dato una risposta sicura. Di certo il fatto di aver forzatamente smesso presto ha accelerato la mia volontà di intraprendere questa strada. Ormai sono 18 anni che sto in panchina".
Qual è stata la miglior partita stagionale dell’Udinese?
"Ne scelgo due. Quella al Friuli con la Juventus e quella di Coppa Italia con il Napoli. Non sono coincise con la vittoria ma la squadra si è espressa al massimo".
Il prossimo anno cosa servirà alla squadra per tornare a lottare per un posto in Europa?
"La proprietà sta già lavorando al riguardo perchè nell’anno del nuovo stadio c’è l’ambizione di tornare a lottare per qualcosa di più della salvezza".
Nel dna dell’Udinese ci sono i giovani e la mentalità offensiva. Lei finora mister ha schierato la squadra troppo in funzione dell’avversario. Perchè non pensare a un bel 4-3-3?
"I moduli li fanno i giocatori. Questa squadra è stata pensata per giocare con il 3-5-2. Si potrà vedere qualcosa di diverso se arriveranno dei giocatori con altre caratteristiche".
Quanto la condiziona nelle sue scelte il fatto che Di Natale debba raggiungere il suo record di gol?
"Zero. Dopo la 200ª rete il capitano ha radunato in spogliatoio compagni e staff ringraziando tutti e sottolineando che senza il loro aiuto non sarebbe mai arrivato a quel traguardo".
Allan il prossimo anno giocherà in una big italiana/europea?
"Allan ha trovato la sua dimensione da mezzala e gli auguro di arrivare un giorno in una grande. Ma deve pensare a far bene con l’Udinese".
Tra Spalletti, Ancelotti e Guardiola chi ti ha dato il consiglio più particolare?
"Quello che più ha consigliato è stato Spalletti. Mi sono rimaste impresse le parole di Ancelotti che mi ha detto che il bravo allenatore è quello che cuce l’abito su misura per ognuno dei suoi calciatori".