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Stramaccioni: "Oggi nè vendetta nè rivincita. Questa vittoria aumenta la nostra autostima, era meglio però che..."

di Stefano Pontoni

"A livello personale non è vendetta né rivincita. Per me l'Inter rappresenta il mio esordio in Serie A, due anni bellissimi fatti anche di momenti difficili. E poi l'accoglienza dello stadio, essere salutato così mi riempie d'orgoglio. Ho anche salutato 60 amici, porterò sempre tutto in una parte del mio cuore". Pensieri e parole firmate da Andrea Stramaccioni, intervistato da Mediaset Premium al termine del successo ottenuto a San Siro con la sua Udinese. "Il cambio di Di Natale? Faccio le mie scelte, in quel momento della partita volevo un giocatore per caratteristiche diverse da Totò che rimane il nostro campione. Avevo bisogno dei centrimetri di Thereau, alla fine non è successo niente e anche lui ha esultato al termine del matc". Sull'incontro con i suoi ex giocatori: "Ho detto loro che è solo un momento che passerà perché sono forti, Handanovic, Juan Jesus, Palacio, Nagatomo, Kovacic. Ho fatto anche una battuta: 'Era meglio se battevamo il Milan'". Sulle ambizioni dei friulani: "Questa vittoria aumenta la nostra autostima, ma adesso ci aspetta una partita di Champions che è Udinese-Verona, speriamo che questi 3 punti ci diano la spinta giusta. Il nostro obiettivo è girare intorno ai 38".


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