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Storia di una sconfitta scontata

di Stefano Pontoni

Ma, seriamente, vi siete davvero stupiti che l'Udinese ha perso a Crotone? Non vi credo. Tutti sapevamo che, anche se speravamo il contrario, i bianconeri sarebbero usciti dallo Scida senza punti. Risultato più scontato di quello di un'amichevole di luglio. Perché? Tutta questione di motivazioni.

Da una parte, il Crotone, giocava tra la vita e la morte per le ultime speranze di salvezza, dall'altra l'Udinese, il cui campionato è già finito da un mese e mezzo. È questa la realtà, i bianconeri, come altre squadre che galleggiano nel limbo, non hanno alcuno stimolo di classifica, alcun vero obiettivo da perseguire. Ok, ci sarebbe il raggiungimento del decimo posto ma, siamo seri, non credo che società e giocatori si strappino i capelli qualora, come probabilmente accadrà, non questo obiettivo non venisse raggiunto.

La testa, più che le gambe, fanno la differenza e l'Udinese ormai l'ha persa da un po'. Il clima è già quello vacanziero, tra saluti finali, feste e festicciole, addii e tanto mercato. Il risultato sportivo in queste condizioni conta ben poco. Qualcuno di voi mi dirà che lottare sempre è una questione d orgoglio, ma anche qui non mi stupisco, memore di quanto già visto nel recente passato. Ne abbiamo infatti di esempi ben peggiori, basti pensare a quanto è accaduto a Bologna solo un paio di domeniche fa.

Non mi aspettavo ne di più ne di meno da questa Udinese. Al massimo resto un po' sorpreso da alcune scelte di mister Delneri che sta continuando a puntare su giocatori che non hanno più nulla da dare all'Udinese. Tanto per essere diretti, vedere Kums, Badu, Zapata e Thereau in campo è stato davvero inutile. Sarebbe stato decisamente meglio lasciare davvero spazio ai giovani che, almeno per una questione personale, qualche stimolo in più lo avrebbero avuto di sicuro. Accontentiamoci di Simone Scuffet che, qualora fosse servito, ha dimostrato non solo ancora una volta di non essersi bruciato ma anzi di essere il portiere del futuro dell'Udinese.

Anni fa, di questi tempi, si lottava per l'Europa, ora non si lotta per niente. Non possiamo però continuare a guardarci sempre indietro. Il passato non torna, dobbiamo pensare al futuro e alla prossima stagione. Tutto sommato quest'anno qualcosa di buono si è visto, finalmente sono tornati i giovani di talenti. Ora tutto dipenderà dal mercato, lì capiremo veramente se c'è un progetto.


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