Serviva una prova? Ne sono arrivate due, Okaka va tenuto
Il mercato di gennaio dell'Udinese è stato oggetto di numerose critiche, motivate, da parte di tifosi ed addetti ai lavori. La conferma però che alcune mosse giuste ci sono state stanno arrivando un po' alla volta e, soprattutto, in inverno è arrivata la toppa che tanto mancava in Friuli, ovvero l'attaccante. Pradè è riuscito a convincere Stefano Okaka ad accettare il passaggio dal Watford a Udine, cosa che un paio di anni fa non era avvenuta, con tanto di giocatore messo fuori squadra (basta scartabellare un po' tra le notizie su Google per ritrovare la news dell' "epoca"). Stavolta l'ex Roma ha accettato la destinazione e probabilmente tutti, lui in primis, si stanno accorgendo di quanto la mossa sia stata azzeccata.
Con un Teodorczyk sempre più ai box e un Lasagna con le polveri abbastanza bagnate, l'innesto di Okaka (con anche la crescita di Pussetto) ha ridato un po' di vita a un reparto veramente troppo sterile per la Serie A. Arrivato con una forma fisica ancora tutta da costruire, visto che a Watford era stato messo fuori rosa, ha segnato subito per poi mettersi al lavoro e trovare la giusta quadratura del cerchio. Ovviamente non parliamo una punta da 20 gol stagionali, sia ben chiaro, però intanto è già a quota quattro nel girone di ritorno e il suo lavoro di sportellate e sponde è fondamentale per far girare questa Udinese.
Ai bianconeri almeno una punta di peso serve, il cartellino di Okaka non è di proprietà dell'Udinese, ma è ancora del Watford, visto che parliamo di un prestito. Serve però fare uno sforzo. L'ingaggio dell'ex Sampdoria è pesante, si parla di circa un paio di milioni stagionali, ovviamente a queste cifre la sua permanenza in quel di Udine è impossibile, ma sulle cifre si può sempre lavorare e, in un'annata quanto mai travagliata, un giocatore così importante per una squadra che lotta per salvarsi va assolutamente confermato, a costo di fare uno sforzo in sede di contrattazioni, anche perchè di punte di peso con il suo curriculum e con il cartellino praticamente a costo zero non ce ne sono. Contro il Frosinone Okaka prima ha segnato mettendosi in proprio rubando palla e partendo di forza per entrare in area, poi si è fatto trovare al posto giusto per l'assist di Lasagna, mettendo a segno la prima doppietta in Serie A e dimostrando ancora una volta quanto ci tenga a fare bene e lasciare il segno, sembrando quasi un capitano in pectore. L'Udinese e i friulani hanno bisogno di giocatori che entrano in campo con il coltello fra i denti, Okaka è tra questi.