Scuffet sotto processo, inizio da brividi per il friulano
Doveva essere la serata della rinascita per l'Udinese, ma il campo ha ancora una volta allentato e non poco le belle speranze estive, per carità è solo la prima giornata di campionato e il tempo per rimediare è tantissimo, ma la squadra vista in campo ieri sera è stata in totale balia di un Chievo ordinato e preciso, ma non di certo il Real Madrid di turno.
Chi più di tutti è uscito tra le critiche dalla debacle di ieri sera è stato purtroppo Simone Scuffet, in quella che doveva essere la sua notte, il giovane portiere friulano ha delle colpe su entrambi i gol presi. Nell'occasione del gol di Inglese, non copre bene il primo palo e la palla passa sotto le sue gambe e termina in rete, ma se qui si poteva chiudere un occhio, visto che comunque il bomber clivense ha colpito di testa all'improvviso e senza marcatura, l'errore che non può essere difeso è quello sul gol decisivo di Birsa con Scuffet posizionato addirittura sulla linea dell'area piccola, facendosi così scavalcare da un sinistro si bello, ma sicuramente parabile e anche quasi centrale.
Gettare la croce addosso ad un ragazzo di vent'anni dopo una partita storta è sicuramente sbagliato, ma si sa, il calcio è così, non perdona niente e il ruolo del portiere è forse il più delicato di tutti; la fiducia in Scuffet non è sicuramente sparita dopo una partita, però anche in Coppa Italia e nel precampionato il nostro Simone non ha mostrato quella sicurezza necessaria per affrontare un campionato di Serie A da titolare, senza riuscire neanche a comandare la difesa, che ha bisogno di un portiere sicuro e che si faccia sentire per evitare di concedere troppo agli avversari. La stagione per fortuna è appena iniziata, la filosofia di quest'anno è stata quella di puntare sui giovani e quindi come tutti, anche Scuffet andrà fatto crescere, non era Buffon prima ma non è diventato neanche un Kelava qualsiasi adesso, è chiaro però che per il ruolo che Simone ricopre il tempo per sbagliare è minore, perchè un portiere sicuro e affidabile è la base per una squadra che vuole fare un campionato di un certo tipo.
La speranza è che la gara di ieri sia stata da lezione anche per Scuffet, perchè avere un portiere friulano titolare dev'essere un orgoglio per tutto il popolo bianconero, ma questo riconoscimento il portiere classe 96 dovrà guadagnarselo sul campo, cancellando l'insicurezza di ieri sera, perchè già più di qualcuno tra i tifosi friulani rimpiange il buon Oreste sperando in un suo ritorno tra i pali.
Adesso sta a Scuffet dimostrare di poter essere un portiere da Serie A, una partita non può condannare un giovane, ma come tutta la squadra, anche Simone dovrà rialzare la testa già da Ferrara, per ripagare la fiducia che società, tecnico e tifosi hanno investito su di lui.