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Scuffet: "Lavoro per crescere e migliorarmi"

di Davide Gani
Fonte: udinese.it

Ospite della trasmissione Udinese Tonight, condotta da Gabriele Schiavi su Udinese Channel, il portiere friulano Simone Scuffet ha analizzato la sua esperienza in bianconero e la sua crescita personale. 

 

Partiamo dal tuo rapporto con Karnezis, come ti trovi con lui?

"Orestis Karnezis sta facendo molto bene. Ha grande esperienza e da lui posso imparare bene. Io mi impegno negli allenamenti e nelle amichevoli per crescere in un percorso condiviso con la società".

 

Dopo le brutte prestazioni di Parma e Palermo lo spogliatoio che umore aveva? 

"C'era la coscienza di due prestazioni negative. A Verona siamo andati più agguerriti, sapevamo che anche i tifosi si erano accorti del nostro momento negativo. Abbiamo fatto un po' meglio, ma dobbiamo ancora fare di più".

 

Come è cambiata la tua vita in un anno? 

"Dal primo febbraio 2014 la mia vita è cambiata molto. Giocando in prima squadra gli interessi di tutti nei miei confronti sono stati maggiori, ho vissuto il boom mediatico con grande emozione. Come il fatto di arrivare nel mondo della serie A. Avere l'affetto dei più giovani è bello. Mi piace essere visto come un modello per loro, che come età sono vicini a me, mi auguro di dare un esempio positivo a questi ragazzi".

 

Sei molto attaccato a questa terra: a Bologna hai voluto dedicare la vittoria ai tuoi conterranei. Quanto è forte il legame con il Friuli?  

"Sì, perchè già dall'inizio dell'anno scorso ho sentito la vicinanza dei tifosi che hanno visto in me colui che poteva rappresentare la regione all'interno di una rosa straniera. Il fatto di essere diventato titolare mi ha fatto diventare la loro speranza. Credo che ogni calciatore sogni di indossare la maglia per cui ha tifato da sempre, così è anche per me. Il fatto di essere rimasto nell'ambiente in cui sono cresciuto mi ha aiutato a mantenere i piedi per terra".

 

Come mai hai scelto il numero 22 sulla maglia? 

"Ho scelto il 22 perchè mi piace ed è quello che ha avuto Handanovic qui nei primi anni: Samir è il portiere a cui mi ispiro".

 

Ti piacerebbe tornare titolare nello stadio nuovo? 

"Sì. Sarebbe un sogno per me giocarci e anche per la società poter riavvicinare il pubblico con lo stadio nuovo".

 

Tu e Meret siete molto legati e fate parte della stessa nazionale. Quanto ti fa piacere questo?

"Da quando siamo piccoli ci alleniamo assieme all'Udinese. E' bello ritrovarsi anche in Nazionale, peccato che ne può giocare solo uno".

 

Il portiere italiano giovane più forte? 

"Sportiello sta facendo molto bene, ma anche Bardi non mi dispiace. Oltre a Perin, che è già nel giro della Nazionale maggiore".

 

Cosa pensi di Stramaccioni e e Stankovic?

"Sono stati la grande novità, si sono presentati subito bene e i risultati sono stati positivi. Nonostante stia giocando poco, posso dire che con loro mi sto trovando molto bene, sono molto preparati".

 

I tuoi obiettivi personali? 

"Il principale è tornare a giocare e essere in campo. E' stata dura fare solo tre presenze. Ogni giocatore vuole scendere in campo per dimostrare il suo valore e migliorare. Quest'anno sto cercando di migliorare grazie agli allenamenti. Sto lavorando molto sugli appoggi, sulla spinta per andare alla parata e nella rapidità di esecuzione".


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