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Rilassamento e poca convinzione: il rischio di una stagione anonima

di Federico Mariani

Questione di motivazioni. Si potrebbe tranquillamente riassumere e giustificare così l’andamento del match tra Empoli ed Udinese, terminato con la vittoria dei toscani. Sicuramente chi aveva più da perdere erano proprio loro ed il pubblico del Castellani ha fatto molto per spingerli al successo. Tuttavia, resta la sensazione che i bianconeri abbiano sprecato un’occasione importante per fare un salto di qualità importante, confermandosi come una delle formazioni più interessanti della Serie A. Ed invece si torna nuovamente al solito discorso dell’incompiutezza di una squadra dal tasso tecnico sicuramente valido, con tanti talenti da tenere d’occhio, in rampa di lancio.

In generale, questo KO preoccupa e non poco perché il calendario, ora, offre impegni molto complicati, a partire dal Milan, che cercherà l’immediato riscatto a partire dalla sfida del Friuli. Poi arriveranno anche le gare contro Fiorentina, Lazio, Juventus e Napoli, distribuite in due mesi. Se non ci sarà la giusta grinta e la ricerca di un nuovo stimolo, l’Udinese rischia di vanificare quanto di buono fatto finora. La salvezza resta un traguardo ormai ipotecato, vista la marcia al rallentatore di Palermo, Crotone e Pescara. Tuttavia, la recente esperienza insegna a non rilassarsi mai. E poi non sarebbe piacevole assistere ad un 2014/15 bis, con una squadra infarcita di talenti e buoni propositi maturati al termine del girone d’andata, che naufragò nel ritorno, concludendo malamente al quintultimo posto. Ci sono alcune analogie: la salvezza ad un passo, l’impossibilità di tenere il ritmo di altre formazioni e le scarse motivazioni già a metà stagione.

I tifosi chiedono giustamente di disputare una seconda parte di campionato in linea con quanto di buono fatto vedere finora. Sognano vittorie e, ogni tanto, qualche impresa contro una big. Non si chiede di conquistare per forza un posto in Europa (traguardo reso quasi irraggiungibile dai successi di Inter e Atalanta nell’ultimo turno), ma sicuramente di evitare pause e blackout inspiegabili ed ingiustificabili. Ora si riparte dalla sfida contro il Milan. Un avversario ostico e più che mai motivato. Uno stimolo per non deludere e per dimostrare che quel parallelismo non ha un reale fondamento.
 


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