REPARTO PER REPARTO - La difesa: Danilo il punto fermo, Wague in rampa di lancio. E Felipe…
Terzo appuntamento con la rubrica “Reparto per reparto” e, dopo portieri e attaccanti, oggi ci concentreremo sull’analisi dei difensori. Il reparto arretrato è quello sicuramente più deficitario dal punto di vista numerico, soprattutto prima dell’arrivo di Felipe, ma si tratta anche di quello probabilmente più solido e affidabile (eccezion fatta per la serie di partite Fiorentina-Inter-Lazio).
DANILO - Il brasiliano è ormai uno dei veterani della squadra e non a caso quello con più minuti giocati dopo Karnezis. Alla quinta stagione in Friuli, l’ex Palmeiras è ormai il punto fisso della difesa, un vero pilastro, uno di quei giocatori di cui non si può proprio fare a meno tant’è vero che è l’unico giocatore della rosa titolare ad aver partecipato anche a tutte e tre le gare di Coppa Italia. Centrale della difesa a tre, Danilo ha dimostrato nell’arco degli anni un’affidabilità quasi indiscussa, e questa stagione non è diversa dalle altre. Voto: 7
IVAN PIRIS - In un certo senso il paraguaiano è stata la sorpresa della scorsa stagione, quando arrivò come esterno di difesa o addirittura centrocampo e si trasformò in difensore centrale. Nonostante la stazza non proprio tipica per il ruolo, l’ex San Paolo e Roma ha sempre ricoperto il ruolo con grande sicurezza, tanto che è diventato il secondo difensore più utilizzato. Affidabile sia da titolare che da subentrato (4 volte su 14 è uscito dalla panchina) è però uno dei giocatori con la media punti conquistati più bassa in assoluto: 1,14. Purtroppo nella valutazione finale paga alcuni passaggi a vuoto di troppo. Voto: 6
MOLLA WAGUE - Maliano classe ’91 è una delle ultime scoperte della famiglia Pozzo. Arrivato a Udine da sconosciuto nonostante cinque presenze in Ligue 1 a soli vent’anni, il centrale si è presto ritagliato il suo spazio e dopo le dieci presenze della stagione scorsa è diventato un’altro dei capisaldi della retroguardia friulana con già 12 presenze in stagione. Fisico possente, alterna ottimi interventi a falli evitabili che causano qualche cartellino di troppo. Voto: 6
FELIPE - Il suo ritorno in bianconero a stagione in corso è stata una vera e propria sorpresa, ma alquanto gradita. L’ex giocatore del Parma, che aveva vestito la maglia friulana già per otto stagioni tra il 2002 e il 2010, ha conquistato subito il posto da titolare dando ancora più solidità al reparto. Uomo d’esperienza al pari del compagno e connazionale Danilo, Felipe è sinonimo di affidabilità il fatto che con 1,67 punti a partita è il calciatore con la media più alta ne è la dimostrazione. Voto: 7
THOMAS HEURTAUX - Da punto fermo a oggetto misterioso, questa è la metamorfosi del difensore francese. Dopo le prime tre gare di stagione giocate da titolare, infatti, l’ex Caen è finito ai margini della squadra e, complice un doppio infortunio, non vede il campo dal 13 settembre. Nonostante tutto, sembra ancora essere conteso da numerose big. Voto: senza valutazione
MAURIZIO DOMIZZI - Anche per il difensore romano l’età comincia a pesare. I 35 anni uniti all’arrivo di giocatori più freschi e l’esplosione di diversi giovani, hanno contribuito a mettere Domizzi ai margini del progetto bianconero. Nei pochi minuti avuti a disposizione, il senatore bianconero non ha fatto niente per meritare il rinnovo del contratto in scadenza, come dimostrano i 12 gol incassati nelle quattro partite da lui giocate. E gli errori contro l’Inter gridano ancora vendetta. Voto: 4