Questa è stata la vittoria di Tudor. Ma non è finita
C'è da soffrire per altri 90 minuti. Nonostante la vittoria per uno a zero a Verona l'Udinese non è ancora salva in quanto gli exploit esterni del Cagliari a Firenze e del Chievo a Bologna, oltre al pareggio interno del Crotone contro la Lazio, non le permetteranno di passare una tranquilla domenica pomeriggio nell'ultimo turno di campionato quando al Friuli arriverà il Bologna.
Tudor sorprende tutti, a cominciare dal modulo, ritornando alla difesa a 4, e poi dagli interpreti, Nuytinck messo centrale a far coppia con Danilo, Hallfredsson tolto dalla naftalina e rimesso in mezzo al campo al fianco di Behrami, ma anche la conferma di Samir, dopo il lungo periodo negativo, è stata una sorpresa.
Aveva dichiarato che sarebbe sceso in campo chi avrebbe dimostrato personalità durante la settimana e gli undici visti al Bentegodi non hanno di certo tradito come nelle ultime partite.
Hanno finalmente lottato, magari non giocando benissimo e commettendo ancora qualche errore grossolano, ma l'atteggiamento è stato sicuramente diverso, nonostante la tensione e una partita che assolutamente da vincere.
Hanno saputo soffrire e resistere al ritorno del Verona in un paio di occasioni, ma soprattutto sono riusciti a mantenere fino alla fine il gol del vantaggio di Barak arrivato al 20' del primo tempo, quando ormai ci eravamo fatti l'abitudine a contare il tempo che ci voleva per vedere il contro gol degli avversari.
Hanno ritrovato una buona condizione fisica e alcune trame di gioco che si erano perse nella notte dei tempi, sfruttando le caratteristiche di De Paul, Barak e Jankto e avvalendosi del gran lavoro di Lasagna su tutto il fronte d'attacco.
Quattro punti in tre partite, la mano del mister croato comincia forse adesso a farsi vedere, la vittoria a Verona l'ha creata lui. Ma purtroppo non è finita.